Economia
Inps, nel 2018 +200mila contratti a tempo indeterminato. Disoccupazione giù
Lavoro: Inps, aumentano i contratti a tempo indeterminato: +200 mila nel 2018. Disoccupazione in calo dello 0,5%
Lavoro, Inps: +200.000 contratti a tempo indeterminato
Il 2018 ha registrato un andamento sempre positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+200.000, in accelerazione a fine anno), per l'apprendistato (+81.000: livello tendenziale stabile nell'ultimo trimestre) e anche per i contratti in somministrazione. Lo rilevano i dati dell'Inps nell'Osservatorio sul precariato. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a dicembre 2018 risulta positivo e pari a +431.000, di poco inferiore a quello del 2017 (+466.000). Positivi ma in forte e progressiva diminuzione i saldi annualizzati dei rapporti di lavoro a tempo determinato; dello stesso segno ma con un'intensita' meno pronunciata risultano i saldi tendenziali per il lavoro intermittente.
Lavoro, Inps: nel 2018 assunzioni +5,1%
Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel 2018 sono state 7.424.000: sono aumentate del 5,1% rispetto al 2017. E' quanto emerge dall'Osservatorio Inps, secondo il quale in crescita risultano i contratti a tempo indeterminato (+7,9%), i contratti a tempo determinato (+4,5%), i contratti di apprendistato (+12,1%), i contratti di lavoro stagionale (+6,4%) e i contratti di lavoro intermittente (+7,9%); i contratti in somministrazione risultano pressoche' stabili (+0,5%). Per le assunzioni in somministrazione e a tempo determinato la fase di crescita si e' conclusa tra luglio e agosto 2018: per i contratti a tempo determinato si registra una dinamica negativa nell'ultimo bimestre; per i contratti di somministrazione il calo e' netto e rilevante (attorno al 20%) a partire da agosto. Nel 2018 si registra, rispetto al 2017, un importante incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che risultano quasi raddoppiate (da 299.000 a 527.000: +228.000, +76,2%). Il trend di crescita, gia' elevato fin dai primi mesi dell'anno, evidenzia un'ulteriore accelerazione nell'ultimo bimestre con incrementi tendenziali superiori al 100%. Nel 2018 risultano in contrazione, invece, le conferme dei rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (-13,1%): tale flessione puo' essere ricondotta alla scadenza del triennio formativo degli apprendisti assunti nel 2015, anno in cui, a causa della possibilita' di utilizzo dell'esonero triennale, le assunzioni con contratto di apprendistato si erano notevolmente ridimensionate. Le cessazioni nel complesso sono state 6.993.000, in aumento rispetto all'anno precedente (+6,0%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti intermittenti e in apprendistato, mentre sono diminuite quelle di rapporti a tempo indeterminato (-3,1%).
Lavoro, Inps: domande disoccupazione calano 0,5% a dicembre
Le domande di disoccupazione presentate in totale all'Inps, lo scorso dicembre, sono state 127.012, registrando un calo dello 0,5% annuale. E' quanto emerge dall'Osservatorio Inps. In particolare, tra vecchie e nuove indennita', sono state presentate 124.734 domande di Naspi e 1.456 di Discoll. Nello stesso mese sono state inoltrate 822 domande di Aspi, mini Aspi, disoccupazione e mobilita'.
Lavoro, Inps: ore Cig autorizzate in calo 12,3% a gennaio
Il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate a gennaio e' stato pari a 15,2 milioni, in diminuzione del 12,3% rispetto allo stesso mese del 2018 (17,3 milioni). Nel dettaglio, comunica l'Inps, le ore di cassa integrazione ordinaria sono state 7,2 milioni contro le 6,8 milioni di ore di un anno prima, per un aumento tendenziale del 5%. In particolare, la variazione tendenziale e' stata paria +13,1% nel settore Industria e -13,2% nel settore Edilizia. La variazione congiunturale risulta in crescita del 12,8%. Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a gennaio 2019 e' stato pari a 7,8 milioni, di cui 1,7 milioni per solidarieta', con un calo del 22% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, che registrava 10 milioni di ore autorizzate. La variazione congiunturale e' pari a +2,5%. Gli interventi in deroga sono stati pari a circa 189.000 ore autorizzate con un decremento del 58,7% se raffrontati con gennaio 2018, quando erano state autorizzate 0,5 milioni di ore. La variazione congiunturale e' pari a +299,8%.
Lavoro, Inps: Cig autorizzata -12,3% a gennaio a 15,2 mln ore
Le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate a gennaio sono state 15,2 milioni, in calo del 12,3% rispetto allo stesso mese del 2018 e in rialzo dell'8,2% rispetto a dicembre 2018. E' quanto emerge dall'Osservatorio Inps. Sempre nel confronto annuo, la cassa integrazione straordinaria registra una diminuzione del 22%, la cassa in deroga del 58,7%, mentre la cassa ordinaria segna un aumento del 5%.
Di Maio: dati lavoro effetto dl dignità, strada giusta
I dati dell'Inps sulle assunzioni ed i contratti stabili nel 2018 "sono i primi effetti del decreto dignita' e mi danno tanto entusiasmo per andare avanti su questa strada". Lo scrive il vicepremier e ministro del lavoro, Luigi Di Maio, in un post su Facebook. "So bene che il problema non e' risolto, ci sono ancora troppi precari che meritano una vita migliore, la strada da compiere e' ancora lunga ma oggi, quantomeno, sappiamo Di aver preso quella giusta", sottolinea, ricordando anche che era stato "chiamato 'ministro della disoccupazione".
"La mia principale missione da ministro del lavoro e' combattere la precarieta' con tutte le mie forze. Perche' sono convinto che se una persona vive serenamente e puo' programmarsi un futuro con la sua famiglia ne beneficia tutta la societa', sia in termini Di felicita' che Di ricchezza. Tanti non sono d'accordo con questa visione e hanno osannato provvedimenti come il Jobs Act, che ha smantellato i diritti dei lavoratori - rimarca Di Maio nel lungo post -, facendo della precarieta' la norma. Per loro l'importante e' pagare il meno possibile, senza alcuna garanzia. Per loro il lavoratore e' un costo, non un valore. Questa politica non ha portato a nulla".
"Dicevano che trasformando, dopo un certo periodo, i contratti precari in contratti a tempo indeterminato avremmo perso migliaia Di posti Di lavoro. Mi hanno chiamato 'ministro della disoccupazione'. Secondo me invece gli imprenditori, con uno stimolo, avrebbero assunto i precari a tempo indeterminato anziche' licenziarli per prendere nuovi precari. Perche' Di chi lavora bene non puoi farne a meno", afferma ancora.
"Mi sembra un approccio Di buon senso difendere il diritto del lavoratore a una retribuzione dignitosa e a delle garanzie Di stabilita' del posto Di lavoro. Era una sfida e con il decreto dignita' abbiamo sancito proprio questi principi. Oggi arrivano i primi dati reali. I numeri hanno un grande pregio: sono asettici, chiari e incontrovertibili", sottolinea Di Maio, ricordando i numeri dell'Osservatorio Inps: "Non cerco un applauso, non li comunico per ottenere consenso, bensi' per dimostrare che un'alternativa al pensiero dominante Di chi ci ha preceduto esiste: e' concreta, e' reale". Quello che dimostrano i dati Di oggi, prosegue, "e' che le imprese per non perdere il capitale umano che avevano formato hanno assunto i lavoratori. E questo significa che i lavoratori per le aziende sono un valore e non un costo. Per quanto riguarda le imprese, l'obiettivo e' quello Di garantire sempre maggiori incentivi al tempo indeterminato. Per i nostri piccoli imprenditori i dipendenti sono come una famiglia. Possono vivere meglio i dipendenti e vivere meglio gli imprenditori. Quello che conta e' mettere al primo posto la persona e la sua dignita'", conclude Di Maio.