Economia
Intesa, ok dell'Ivass all’Ops su Ubi Banca. Ora Messina guarda all'Antitrust
Dopo quello della Bce arrivato il 2 giugno, Intesa-Sanpaolo incassa anche l’ok dell’Ivass, l’authority che vigila sul mercato delle assicurazioni guidata da Daniele Franco, all'acquisizione indiretta di una “partecipazione di controllo in BancAssurance Popolari e di partecipazioni qualificate (20%, ndr) in Aviva Vita e (40%, ndr) Lombarda Vita”, i business assicurativi della banca guidata da Victor Massiah finita oggetto di offerta pubblica di scambio del gruppo di Carlo Messina.
Nel comunicare il disco verde al mercato, Intesa, inoltre, ha fatto anche sapere al mercato di aver ricevuto l'autorizzazione preventiva dell'autorità lussemburghese Commission de Surveillance du Secteur Financier all'acquisizione indiretta di una partecipazione di controllo in Pramerica Management Company, con sede in Lussemburgo. Intesa è già oggi il secondo operatore in Italia nel ramo Vita, con 690 milioni di euro di premi e una quota di mercato del 21,5%, presenza che ha reso necessaria quindi l'autorizzazione dell'Ivass alla sua scalata a Ubi.
Si tratta di passaggi tecnici che diventeranno efficaci con l’esito positivo dell’offerta di scambio che potrebbe partire in luglio (Messina sta accelerando con gli step), dopo il via libera da parte dell’Antitrust, per il momento l'ultimo grande scoglio all’operazione. Fonti vicine al dossier infatti riferiscono ad Affaritaliani.it che nonostante l’aggiustamento da parte di Intesa della cessione a Bper del ramo d’azienda di Ubi Banca contenente 532 filiali (di più rispetto al piano originario di 400-500 sportelli) per venire incontro ai rilievi dell’authority guidata da Roberto Rustichelli, l’ok dell’Antitrust all'operazione, indispensabile per Cà de Sass, non è assolutamente una scontata conseguenza diretta.
Intesa si è addirittura detta disponibile a salire ulteriormente da 532 a 600 sportelli attraverso la cessione di 68 filiali ad altre banche per risolvere il problema della concentrazione in circa 700 micro territori in tutta Italia. Giovedì, dopo la presentazione del nuovo accordo di Ca' de Sass con Bper, si terrà davanti all'Antitrust l’audizione generale di tutte le parti coinvolte nel procedimento: Intesa, Ubi, Unicredit, Bper, Unipol, Fondazione Monte di Lombardia e Cattolica Assicurazioni, appuntamento in cui la banca guidata da Messina potrebbe riceve i primi riscontri dell’authority alla nuova proposta di dismissioni, mentre il responso finale del collegio richiederà invece più tempo. Tempistica che influirà sul lancio dell’Ops e su cui incombe anche la pausa estiva agostana che non gioca a favore di Intesa.
Infine, a giorni arriverà il via libera della Consob al prospetto informativo dell'Ops (con la conseguente pubblicazione del documento) con cui Intesa spiegherà al mercato il senso della sua operazione per raccogliere l''adesione degli azionisti di Ubi.
@andreadeugeni