Economia
Ita, più servizi per i turisti e le spedizioni: perché Msc vuole l'ex Alitalia
Il colosso (container e croceristica) vuole facilitare l'arrivo dei turisti ai porti e soddisfare la domanda di chi non vuole il trasporto su barca delle merci
Per quanto riguarda il trasporto merci, invece, il discorso si fa ancora più interessante. Creare un network che risponda alle esigenze di clienti che necessitano sia dell’aria che del mare permetterebbe a Msc di ottenere un vantaggio competitivo notevole rispetto agli altri player. E infatti Aponte nell’intervista al Corriere dice chiaramente anche questo: “Abbiamo già un’ottima clientela per riempire gli aerei”.
C’è poi un ulteriore discorso da tenere in conto, che è quello della sostenibilità. La green economy rappresenta il capitolo di spesa più significativo all’interno del Pnrr, con una dotazione di quasi il 50% del complessivo.
Tra le varie voci, all’interno della Missione 3 vengono stanziati 360 milioni per migliorare la sostenibilità dei sistemi portuali. Facile pensare, quindi, che migliorando il “dialogo” tra il trasporto merci e passeggeri aeroportuale e navale si potrebbero ottenere sinergie anche dal punto di vista delle emissioni.
Infine, c’è un tema utilitaristico non indifferente: la crisi delle supply chain, l’incremento dei costi della logistica e qualche incidente come quello occorso nel canale di Suez hanno costretto i player dell’export a ragionare contemporaneamente su più tavoli. Come fa notare La Stampa, infatti, “i rivenditori sono pronti a pagare un alto prezzo per sorvolare i colli di bottiglia, non vogliono correre il rischio di rovinare la loro reputazione”.
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