Economia
Ita Airways-Lufthansa: accordo. I tedeschi entrano col 40%, annuncio pronto
Secondo il Foglio è solo questione di giorni e Lufthansa entrerà con il 40 per cento in Ita Airways, la compagnia nata sulle ceneri di Alitalia
Ita-Lufthansa: l'accordo c'è
"Quel matrimonio s’ha da fare e si farà. E’ solo questione di giorni e Lufthansa entrerà con il 40 per cento in Ita Airways, la compagnia nata sulle ceneri di Alitalia. L’intesa potrebbe essere annunciata la prossima settimana". Lo scrive Il Foglio in edicola oggi, che riporta fonti secondo le quali "nei giorni scorsi si è arrivati a una stretta sugli aspetti chiave, come la dotazione finanziaria, il risanamento dei conti, il ruolo dell’aeroporto di Fiumicino che diventerebbe l’hub per i voli diretti in Africa e parte delle rotte verso l’America, l’integrazione degli acquisti come accade già per altre compagnie finite nella “confederazione aerea tedesca”.
Ita-Lufthansa, annuncio la prossima settimana?
Continua Il Foglio: "La proposta presentata a Ita già nei mesi scorsi prevede l’accesso all’infrastruttura di Lufthansa non soltanto per vendere i biglietti, ma anche per ottimizzare le spese operando attraverso un’unica centrale acquisti (si pensi tra l’altro ai pezzi di ricambio) e ottenendo sconti preziosi. Ridurre i costi è la chiave per sopravvivere in questi anni di crisi profonda. Ita potrebbe poi partecipare ai progetti interni del gruppo tedesco che vanno dalle operazioni per l’incremento dei ricavi alla riduzione del consumo di cherosene nei voli. Nel pacchetto c’è anche l’ingresso nella joint venture transatlantica con United Airlines e Air Canada, come partner principale e non di secondo livello, per crescere in futuro senza un limite di rotte e ricavi".
"Non è ancora chiaro se Ita userà tutti i tre miliardi di euro stanziati dal governo Conte e confermati da Draghi o si limiterà agli 1,35 miliardi annunciati da Bruxelles", continua il Foglio. "La svolta nel negoziato spiegherebbe anche perché il presidente Alfredo Altavilla ha chiesto all’attuale amministratore delegato Fabio Lazzerini di farsi da parte. Vedremo poi nei prossimi giorni quali altre condizioni vengono poste dal nuovo partner industriale. L’accordo deve anche ottenere il via libera della Commissione europea".
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