Filmauro: l'alimentare non salva il 2018 di De Laurentiis - Affaritaliani.it

Economia

Filmauro: l'alimentare non salva il 2018 di De Laurentiis

Filmauro chiude con una perdita di oltre 5 milioni di euro rispetto all'utile di 69 milioni dell'esercizio precedente

La holding Filmauro di De Laurentiis chiude in calo il bilancio consolidato chiuso lo scorso giugno. La flessione è dovuta anche ai conti del Napoli

La diversificazione nell'alimentare non salva dal rosso i conti di Filmauro, la holding di Aurelio De Laurentiis. Il bilancio consolidato a giugno scorso del gruppo del produttore cinematografico e presidente del Napoli si è chiuso infatti con una perdita di oltre 5 milioni di euro rispetto all'utile di 69 milioni dell'esercizio precedente, a fronte di ricavi in flessione anno su anno da 336 a 240 milioni. Nella relazione sulla gestione De Laurentiis sottolinea che dopo aver avviato nel precedente esercizio l'ulteriore attività di commercio di auto storiche, l'allargamento dei business è proseguito con l'acquisto del 51% della GreenRoof, che produce e vende i gelati col marchio «Steccolecco».

Il calo dei ricavi è da imputare, spiega De Laurentiis, ai minor proventi realizzati dal Napoli che rispetto alla passata stagione ha conseguito minori plusvalenze dalla cessione di calciatori per 74 milioni e minori ricavi dalla partecipazione a competizioni internazionali per 28 milioni.

De Laurentiis, Filmauro: cinema stabile, crollo dei ricavi del Napoli

Scomponendo il fatturato, scrive Italia Oggi, i ricavi delle attività cinematografiche sono diminuiti anno su anno da 15,4 a 11,2 milioni, quelli del business theatrical (derivanti dai due film prodotti, Super vacanze di Natale e Benedetta follia) sono rimasti stabili a circa 2,7 milioni, quelli del Napoli si sono invece seccamente contratti da 300 a 205 milioni mentre gli altri business sono cresciuti da 11,2 a 15,6 milioni. I minori ricavi e il rosso sono stati mitigati in parte dal miglioramento della posizione finanziaria netta negativa, diminuita del 3,2% da 110,3 a 106,7 milioni.