Economia
L'Azienda Calcio fallita da anni: 4,6 mld di debito e perdite crescenti
Non solo Juve-Inter-Milan-Roma: l’industria del calcio balla sul filo del rasoio. Da anni: il Covid che ha solo aggravato una situazione da punto di non ritorno
Con lo scudetto già assegnato all’Inter, le ultime gare della serie A serviranno solo a decidere chi la prossima stagione giocherà nelle coppe europee. E i dirigenti del calcio italiano a campionato di fatto chiuso, guardano ora al calciomercato. È l’ultima occasione per provare con la girandola di acquisti e cessioni a raddrizzare i conti delle squadre fiaccate da perdite in crescita e debiti sempre più insostenibili.
Ormai con i ricavi da gara (in fortissimo calo per la pandemia) che valgono sempre meno nei bilanci e con i diritti tv assegnati, resta solo il gioco delle plusvalenze a tamponare bilanci in profondo rosso.
I GUAI DELL’INTER
L’Inter che ha vinto lo scudetto ma ha perso per strada le “dubbie” sponsorizzazioni cinesi ha chiuso l’ultimo bilancio annuale con 102 milioni di perdite, il doppio dell’anno prima. Con i costi operativi che superano i ricavi dovrà metter mano a una massiccia campagna di trasferimento dei giocatori che consenta plusvalenze superiori ai 67 milioni con cui ha archiviato l’annata 2018-2019.
E questo solo per evitare che le perdite a fine giugno di quest’anno scendano sotto i 100 milioni. Non solo ma l’Inter poggia su oltre 450 milioni di soli debiti finanziari. 375 milioni sono le obbligazioni da rimborsare integralmente tra poco più di un anno e mezzo, cui si aggiungono i debiti con la controllante.
JUVENTUS, IL FLOP RONALDO E NON SOLO
La Juve chiude una stagione fallimentare. Niente scudetto dopo 9 anni e niente successi in campo internazionale, nonostante il fuoriclasse Ronaldo, costato tra prezzo d’acquisto e stipendi oltre 300 milioni, quasi l’intero fatturato di una stagione.
I bianconeri chiuderanno quasi sicuramente ancora in perdita per il quarto anno consecutivo. La semestrale di fine anno evidenziava perdite nette per 89 milioni. Difficile ribaltare il risultato in sei mesi. Sul versante del player trading, il saldo delle gestione calciatori è stato negativo per 52 milioni nell’ultima annata. Le plusvalenze nette da 140 milioni non sono bastate a coprire i costi di ammortamento dei cartellini pari a 193 milioni. Anche la Juve siede su un debito finanziario netto di 385 milioni.
MILAN PERDITE RECORD
I cugini del vincitore dello scudetto, i milanisti, sono reduci da un’annata disastrosa sui conti. L’ultima stagione si è chiusa con una perdita netta monstre di 194 milioni, più dell’intero fatturato fermo a 164 milioni. Anche la campagna calciomercato è stata pesantemente negativa con un risultato del player trading negativo per 94 milioni. Basti pensare che solo gli ammortamenti dei calciatori hanno pesato per 114 milioni e i costi operativi totali sono ben 256 milioni, cento milioni in più dei ricavi da gare; diritti Tv e sponsorship.
Anche per il Milan la striscia negativa dura ormai da anni, con perdite cumulate solo negli ultimi 3 anni di oltre mezzo miliardo. Per il fondo Elliott proprietario del club non certo un affare. Quanto ai debiti netti il Milan ha un’esposizione verso società di factoring per poco più di 100 milioni cui però vanno aggiunti quelli verso il socio di controllo. L’indebitamento finanziario netto, come recita la relazione all’ultimo bilancio, è di 250 milioni.
(Segue: il disastro Roma...)