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Economia
L'Italia deve correggere i conti, la "bomba" di Bruxelles sul governo
Giancarlo Giorgetti

Conti pubblici, Unimpresa: la Commissione Ue non ha specificato l'entità della correzione

“L’apertura di una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo nei confronti di alcuni Stati membri, tra cui l'Italia, sebbene possa sembrare preoccupante a prima vista, deve essere affrontata con serenità e spirito costruttivo. Innanzitutto, è importante ricordare che la procedura di infrazione della Commissione Ue non rappresenta una condanna definitiva, ma piuttosto un meccanismo di vigilanza e assistenza volto a riportare i conti pubblici entro parametri di sostenibilità.

Un elemento positivo da sottolineare è che Bruxelles, in questa fase, non ha specificato l'ammontare delle correzioni di bilancio da introdurre già dal 2025. Questo approccio dimostra una volontà di dialogo e collaborazione, lasciando spazio ai governi nazionali per elaborare strategie di risanamento che tengano conto delle specifiche esigenze economiche e sociali dei loro paesi”.

Lo spiega in un report il Centro studi di Unimpresa. Secondo gli analisti dell’associazione “la Commissione ha stabilito che entro il 20 settembre i paesi interessati devono presentare un piano pluriennale di risanamento delle finanze pubbliche. Questo piano sarà essenziale per delineare le misure concrete e le tempistiche necessarie per ridurre il disavanzo e rientrare nei limiti stabiliti dai trattati europei.

La raccomandazione di mantenere la crescita della spesa netta nel 2025 coerente con l’aggiustamento di bilancio richiesto dal nuovo quadro di governance economica, fornisce una linea guida flessibile che può essere adattata alle condizioni locali. Per quanto riguarda l'Italia, con un disavanzo del 7,4% del PIL nel 2023, è chiaro che ci troviamo di fronte a una sfida significativa. Tuttavia, è fondamentale affrontare questa situazione con un atteggiamento propositivi”. 

“Il governo italiano ha l'opportunità di presentare un piano pluriennale che non solo risponda alle richieste della Commissione, ma che possa anche stimolare una crescita sostenibile e inclusiva. Un piano che includa riforme strutturali, mirate a migliorare l'efficienza della spesa pubblica, a ridurre gli sprechi e a favorire gli investimenti in settori chiave come l'innovazione e le infrastrutture, sarà determinante. Unimpresa è pronta a supportare il governo in questo percorso. Crediamo fermamente che un dialogo costruttivo con la Commissione Europea sia fondamentale per ottenere risultati positivi. L'obiettivo deve essere quello di trovare un equilibrio tra la necessità di risanare le finanze pubbliche e l'urgenza di sostenere la crescita economica e l'occupazione.

Una politica di bilancio equilibrata può infatti contribuire a creare un ambiente più favorevole per le imprese, incentivando gli investimenti e promuovendo la competitività del nostro paese. Tutti gli attori istituzionali, economici e sociali drv0mo lavorare insieme per affrontare questa procedura di infrazione con responsabilità e ottimismo. Le sfide che ci attendono sono complesse, ma con un approccio collaborativo e una visione strategica possiamo trasformarle in opportunità per costruire un futuro più solido e prospero per l'Italia e per l'Unione Europea. Unimpresa sarà sempre al fianco del governo e delle istituzioni europee per contribuire a questo importante processo di risanamento e crescita” commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.






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