Economia

La grande fuga dei portavoce dal governo Meloni: dal 6/3 arriva Mario Sechi

Redazione

In poche settimane già quattro defezioni. E c'è la grana Ianniello a Palazzo Chigi

Quattro portavoce del governo si sono dimessi in poche settimane

Se tre indizi fanno una prova, cinque rappresentano una granitica certezza. Il governo, che gode di uno dei mandati più ampi della recente storia repubblicana, ha un problema di comunicazione. O meglio, con la comunicazione. Solo negli ultimi due giorni si sono dimessi Giovanni Sallusti, portavoce del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, e Marina Nalesso, anch’ella portavoce di Gennaro Sangiuliano. I motivi? Ufficialmente sono personali, soprattutto per Sallusti che è il nipote del direttore di Libero Alessandro. Ma è difficile pensare che non sia collegato alla vicenda della preside dell’istituto fiorentino e della risposta del ministro Valditara.

La Nalesso, in aspettativa dal Tg2 da cui proveniva lo stesso Sangiuliano, è tornata al suo lavoro abituale. Le motivazioni non sono note ma è certo che qualcosa non abbia funzionato, visto il repentino ritorno alla precedente occupazione. E ancora: dopo il problema con i benzinai e lo sciopero annunciato e poi non rientrato – come invece aveva dichiarato il ministro Urso – si è dimesso anche il portavoce del Mimit Gerardo Pelosi, storica firma del Sole 24 Ore. L’ex presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, oggi ministro delle Riforme, si è separata da Alfonso Celotto

In molti, tra l’altro, hanno notato una comunicazione complessa da parte dello staff dei ministri con i giornalisti. Pare addirittura che alcuni, tramite chat whatsapp, facciano trapelare autentiche veline riservate a una ristretta cerchia di persone. Fin qui niente di strano, è il cuore dell’informazione. Ma qualcuno mugugna: le informazioni che vengono fatte filtrare all’esterno a volte vengono accreditate come se fossero state pronunciate in occasioni ufficiali. Solo che chi a quegli appuntamenti ha presenziato, senza essere nelle famigerate chat, certe frasi non le ha proprio sentite. E si è sentito escluso.

Anche la stessa premier deve capire meglio come gestire la comunicazione. Mario Sechi dal 6 marzo entrerà in carica come Capo dell'ufficio stampa e delle reazioni con i media, conferma una nota ufficiale di Palazzo Chigi. 

E Giovanna Ianniello? La fedelissima di Giorgia Meloni si trova di fronte a un bivio: restare a Palazzo Chigi oppure tentare l’avventura con Francesco Rocca, neo-presidente della Regione Lazio e alla ricerca di una portavoce. La Ianniello accetterà di andare alla Pisana e sciogliere lo storico sodalizio? Si vedrà.

Resistono bene, per ora, la potentissima Iva Garibaldi, che ha seguito Giancarlo Giorgetti nelle sue varie avventure. E Antonella Giuli, nello staff di Francesco Lollobrigida e sorella di Alessandro, nominato di recente presidente del Maxxi. Per il ministro Salvini c'è l'inossidabile Matteo Pandini. Quello che è certo è che il governo necessita di un rimpasto. Non dei ministri, ma di chi è deputato a gestirne le parole e i rapporti con l’esterno.