Economia

La guerra "stellare" di Musk e Bezos si combatterà in Italia: niente spade laser, sfida a colpi di satellite

di Maddalena Camera

Mentre Starlink si concentra principalmente sul servizio internet per consumatori, Kuiper punta a estendere il proprio raggio d’azione ad altri settori, come ospedali, scuole e società di tlc

In Italia la battaglia satellitare tra Musk e Bezos

La sfida tra Jeff Bezos di Amazon e Elon Musk per le connessioni a banda ultralarga via satellite arriva anche in Italia. Le due reti satellitari, Starlink di Musk e Project Kuiper di Bezos potrebbero infatti entrare in rotta di collisione.  

Starlink ha già siglato un accordo con il governo italiano in tre regioni per la sperimentazione dell'integrazione via satellite del piano di connettività nazionale ma a un recente convegno sulle tlc che si è tenuto a Como, Jordi Casanova Tormo, responsabile della divisione di Amazon Telecom Space ha fatto sapere che la costellazione satellitare  Project Kuiper sarebbe pronta a coprire il 4% delle famiglie italiane ancora prive di banda ultralarga entro il 2030 con notevoli risparmi di costi che il manager ha stimato il 4,4 miliardi di euro.  

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"I costi si incrementano in modo esponenziale all'aumentare della ruralità dell'area- ha detto Casanova Tormo-  quello per portare la fibra nell'ultimo 1% delle abitazioni italiane è 18 volte maggiore rispetto al costo medio di connessione nelle aree urbane".  

Del resto garantire la connettività alle aree più remote del paese è l'obiettivo del piano Italia a 1 giga sostenuto da 3,6 miliardi del Pnrr. Il progresso però è lento e solo il 29%  è completato. Open Fiber e Fibercop stanno lavorando per connettere 7 milioni di numeri civici entro il 2026 ma, al momento, le due società sono ancora lontane da una strategia comune che potrebbe accorciare i tempi.

Inoltre, non c'è dubbio, che in alcune zone remote, l'integrazione con rete satellitare potrebbe garantire risparmi notevoli anche se l'adozione di questa tecnologia deve rispettare le regole europee, come del resto richiesto anche dall'ad di Tim Pietro Labriola, e la parità di condizioni con gli altri operatori  del mercato italiano.  

Le due costellazioni satellitari seguono comunque strategie diverse. Mentre Starlink si concentra principalmente sul servizio internet per consumatori, Kuiper punta a estendere il proprio raggio d’azione ad altri settori, come ospedali, scuole e società di tlc. Tanto che Amazon ha già siglato contratti preliminari con Verizon e Vodafone per future collaborazioni.

Un altro aspetto riguarda le capacità di lancio. Starlink beneficia ovviamente del sistema di SpaceX che gli ha permesso di mettere in orbita migliaia di satelliti (6mila) in breve tempo. Project Kuiper, almeno all'inizio, dovrà affidarsi a contratti con altre compagnie Arianespace e la stessa SpaceX, per portare i propri satelliti nello spazio.  

Tanto che le operazioni a pieno regime non inizieranno prima della metà del 2025.  Il problema potrebbe essere però presto risolto grazie a New Glenn, un avanzato veicolo di lancio orbitale riutilizzabile della Blue Origin, l'azienda aerospaziale di Bezos.  

C'è da sottolineare che le risorse di Amazon sono notevoli dato che la società ha un valore di mercato vicino ai 2 mila miliardi di dollari (praticamente quanto il debito pubblico italiano) e quindi può operare in perdita recuperando il ritardo su Starlink.

Mentre le aerospaziali società di Musk dipendono fortemente dai finanziamenti del governo Usa,  e quindi si capisce perché il patron di Tesla sta tifando per l'elezione di Donald Trump alla presidenza. Il colosso dell’e-commerce dispone inoltre di un’infrastruttura globale sul cloud  grazie ad Amazon Web Services, che potrebbe essere vincente per rendere il progetto Kuiper competitivo a livello mondiale, grazie ad un'integrazione verticale tra i due servizi.