Economia
La tassa sugli extra-profitti fa crollare le banche in Borsa
La reazione dei mercati alla legge sugli extra-profitti è color rosso sangue. Piazza Affari la peggiore in Europa e il comparto bancario cola a picco
Borsa, giornata nera: Piazza Affari chiude a -2,12%. Il tonfo banche per gli extra-profitti fa crollare i titoli
La Borsa di Milano chiude in rosso, segna -2,12% con 27.942,25 punti, trascinata in territorio negativo dalle pesanti perdite dei titoli bancari, anche oltre il 10%, dopo il provvedimento varato ieri dal Consiglio dei ministri che, a sorpresa, ha introdotto per il 2023 un contributo straordinario sugli extraprofitti degli istituti di credito. Un risultato che assegna a Piazza Affari la maglia nera di giornata dei principali listini europei.
Il governo ha messo in campo a un prelievo sugli extraprofitti bancari, limitato al 2023, dopo la stagione dei rialzi di tassi di interesse applicati dalla Bce, che hanno visto salire considerevolmente il costo delle rate, soprattutto per i mutui a tasso variabile.
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L’imposta straordinaria verrà determinata applicando un’aliquota pari al 40% sul maggior valore tra una serie di fattori, con una valutazione sull’ammontare del margine d’interesse relativo all’esercizio tra il 5% e il 10%.
Il listino milanese, fin dall’apertura delle contrattazioni questa mattina, è sceso in picchiata, trainato dai titoli dei principali istituti di credito. Affondi che sono proseguiti anche a metà seduta e nel tardo pomeriggio, quando alcune quotazioni hanno registrato dei veri crolli.