Economia

Lavoro, Cofferati: "Accordo sindacati-governo? E' una totale presa in giro"

L'ex segretario della Cgil boccia l'intesa trovata. "Presa d'atto come titolo di un documento non si era mai sentito. Temevano la reazione della gente"

Lavoro, Cofferati: "Accordo sindacati-governo? Totale presa in giro"

Il governo Draghi e i sindacati hanno trovato l'accordo per la proroga del blocco dei licenziamenti, inserendo la formula delle ulteriori 13 settimane di Cig in alcuni casi specifici. Ma dall'ex segretario della Cgil Sergio Cofferati arriva un giudizio che non lascia spazio alle interpretazioni "Un’enfasi - spiega Cofferati al Fatto Quotidiano - ingiustificata. Non è un accordo, a partire dal titolo “Presa d’atto": mai visto prima. Il governo sollecita le parti a convergere su una “raccomandazione". Non si capisce quale fondamento giuridico possa avere e quindi la sua efficacia. Peraltro riguarda solo una parte, i datori di lavoro, che in realtà non avranno alcun vincolo. È un contorto atto politico che non risolve il problema di fondo. Una scelta sbagliata destinata a creare molti problemi. Temo abbia prevalso la paura per la reazione delle persone in caso di rottura. Ma non si è deciso nulla e il governo si è inventato nuove forme di rapporti fra le parti sociali".

Intanto - prosegue il Fatto - il mercato del lavoro sta ripartendo da dove si era fermato: da una nuova ondata di precariato. Nel trimestre marzo-maggio i rapporti a scadenza sono saliti di 188 mila; gli stabili sono scesi di 70 mila. In primavera le imprese hanno sì assunto, ma senza impegno. Come accadde alla fine della crisi del 2008. I dati Istat di ieri spiegano anche l’insistenza della Confindustria nel chiedere di abolire definitivamente le causali imposte dal decreto Dignità: l’obiettivo è operare un ricambio negli organici, liberandosi dei più tutelati e facendo entrare nuovi precari.