Economia

Leonardo, Profumo: "Oto Melara a Fincantieri?Verso l'offerente più strategico"

L'amministratore delegato del gruppo parla a tutto campo: "Altre acquisizioni? Abbiamo già fatto tante cose, non abbiamo null'altro all'orizzonte"

Leonardo, Profumo: “Oto Melara a Fincantieri? La scelta non si può fare solo in base alla nazionalità delle aziende” 

Alessando Profumo, attuale amministratore delegato del colosso della Difesa Leonardo, torna a parlare del dossier della vendita di Oto Melara e Wass, i due asset strategici del gruppo che fanno gola sia all'italiana Fincantieri che al fondo franco-tedesco Knds, a margine di un evento a Genova. 

"Con Oto Melara cercheremo di fare le cose per bene, come facciamo sempre. E' un pezzo della nostra realtà, noi stiamo lavorando sul nostro portafoglio, faremo le cose ben fatte come, giustamente, ci viene chiesto dai nostri stakeholder, prima di tutto dal governo", ha detto l'amministratore delegato di Leonardo a chi gli chiedeva un commento sul futuro dell'ex Oto Melara di La Spezia. 

Sull'ipotesi di una probabile cessione dell'ex Oto Melara a Fincantieri, in modo tale che la tecnologia resti italiana, Profumo ha risposto: "Quando avremo chiarezza su quali saranno le effettive opzioni, faremo una scelta ma non possiamo farla in modo aprioristico solo sulla base della nazionalità dell'offerente".

"Nella futura cessione della controllata le componenti da considerare, prosegue Profumo, sono molteplici, serve sostenibilità nel lungo termine. Sono scelte che verranno fatte quando saranno chiare anche le opzioni sul tavolo. Noi valuteremo le opzioni sul tavolo sulla base della componente strategica. Oto Melara è molto grande nel terrestre e come Paese siamo relativamente deboli. Valuteremo le opzioni su tavolo e sceglieremo la migliore delle opzioni". 

Profumo ha poi spiegato che non ci sono acquisizioni all'orizzonte per Leonardo: "Da quanto sono qui ne abbiamo fatte alcune, abbiamo già fatto tante cose, non abbiamo null'altro all'orizzonte, mi sembra che siamo già stati abbastanza attivi". Infine, l'amministratore delegato ha confermato che il gruppo chiuderà il 2021 secondo le previsioni: "Abbiamo le guidance, cioè gli indirizzi che abbiamo dato al mercato, non posso che confermare che rispetteremo queste guidance".

"La digitalizzazione fa parte di tutti i processi, dalla progettazione alla realizzazione alla manutenzione", ha sottolineato Profumo nel corso del suo intervento alla presentazione del polo per la digitalizzazione, ricordando che il gruppo investe ogni anno "quasi 16 miliardi in ricerca e sviluppo".

La spinta alla digitalizzazione di Leonardo, viene sottolineato, è coerente con il piano strategico Be Tomorrow 2030, e si sviluppa dalla sinergia di competenze e infrastrutture chiave a partire dall'Hpc (High Performance Computer) davinci-1, dotato di un'architettura che integra la flessibilità del cloud con le capacita' di supercalcolo e dalle tecnologie in ambito cyber sicurezza. Asset strategici al centro dei Leonardo Lab, la rete di ricerca e sviluppo di lungo periodo a piu' alto contenuto innovativo, focalizzata su otto aree di ricerca e che vede coinvolti circa 60 giovani ricercatori.