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Economia
Luigi, Galliani e Confalonieri esclusi dal testamento di Berlusconi
Adriano Galliani Fedele Confalonieri Luigi Berlusconi

Su Galliani e Confalonieri il discorso è più ampio. Adriano è stato per decenni il capo indiscusso del Milan, trasformando una squadra da retrocessione in uno dei team più forti di tutti i tempi. Era la compagine di Arrigo Sacchi, della difesa impenetrabile di Franco Baresi, Paolo Maldini, Mauro Tassotti e Alessandro Costacurta, degli olandesi delle meraviglie. Un ciclo che si è poi ripetuto sotto la guida di Carlo Ancelotti, capace di vincere due Champions League. Dopo la fine della seconda stagione vincente Galliani venne accompagnato alla porta – non senza polemiche – per far posto a Barbara Berlusconi. In realtà poi la frattura si ricompose e i due tentarono una difficile convivenza che si concluse rapidamente. 

Dunque, più d’uno ritiene che Galliani sia stato ampiamente ricompensato con oltre 30 anni di stipendi (visto che è stato amministratore delegato del Monza). E, soprattutto, pare che per lui sia pronto un posto al Parlamento europeo nelle liste di Forza Italia.

E Confalonieri? Anche in questo caso appare evidente che i tanti anni al vertice di Mediaset siano stati visti come una ricompensa sufficiente. L’ultimo bilancio parla di uno stipendio da due milioni di euro. Il compagno di mille avventure lasciato fuori dal testamento è uno scandalo? Fonti accreditate riferiscono che in realtà lo stesso Confalonieri non si attendesse granché, mentre i 30 milioni destinati a Dell’Utri potrebbero rappresentare una sorta di risarcimento per le traversie giudiziarie che l’hanno visto condannato a sette anni di carcere nel 2014 per concorso esterno in associazione mafiosa. Qualche riserva sul testamento di Berlusconi rimane. Che dire, ad esempio, di un altro storico sodale di Berlusconi, l'ex-avvocato (poi radiato) Cesare Previti?
 

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