Economia
Manovra, tornano i voucher da 7,5€ l'ora. I sindacati: "Ancora più precarietà"
Il governo rilancia i buoni lavoro per colf e addetti di turismo e agricoltura e scoppia la protesta
Il ritorno dei voucher fa scoppiare la bufera. Pd: "Indietro tutta"
Il governo Meloni ha deciso di reintrodurre anche i voucher per i lavoratori. La misura era stata interrotta nel 2017 a causa delle proteste, dopo mesi e mesi di polemiche e la minaccia di un referendum. Adesso il nuovo esecutivo - si legge sulla Stampa - ci riprova, intervenendo in maniera decisa sulle norme molto restrittive inserite nel 2018 nel decreto Dignità. La norma, inserita nella nuova legge di Bilancio, prevede infatti che dal prossimo primo gennaio sia possibile utilizzare i buoni lavoro nei settori dell’agricoltura, del comparto Horeca (hotel, ristoranti e caffè) e della cura della persona, in particolare per quel che riguarda i lavori domestici. Il nuovo assegno avrà un valore nominale di 10 euro lordi all’ora, 7,50 euro netti, e un tetto di reddito per i lavoratori, fino a 10mila euro l’anno.
Immediata la reazione dei sindacati, che - prosegue La Stampa - sono tornati a protestare. "Non si prospetta nulla di buono – commenta la segretaria confederale della Uil Ivana Veronese –. Siamo in presenza di una distonia del governo che con la mano destra stanzia risorse per esoneri contributivi destinati ad assunzioni stabili di giovani e donne e, con l’altra, reintroduce uno strumento di ingresso altamente precarizzante come il voucher". E dal Pd Chiara Gribaudo, responsabile della missione giovani, sintetizza: "Coi voucher si va indietro tutta".