Economia
Massari, Dattoli e Maffioli rimescolano le quote del ristorante Carlo Magno
Nel 2022 il ristorante di Maffioli ha fatturato oltre 1,6 milioni con un utile di 132mila euro
Cm Srl, svolta nell'azionariato del ristorante Carlo Magno
Il giovane imprenditore “tech” scopritore di talenti e start up e il noto pasticcere in società con uno chef, altrettanto famoso, rimescolano le loro quote. E’ il trio, tutto di origini bresciane, che ha dato origine poche settimane fa al nuovo libro soci della Cm srl di Collebeato (Brescia).
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La società deve il suo nome all’acronimo di “Carlo Magno”, che è il nominativo dell’omonimo famoso ristorante nella citata località, di cui fondatore e chef da più di 25 anni è Giuseppe Maffioli. Il libro soci, così, ha visto la No Rules srl scendere dal 51% al 45%: è la società che fa capo a Davide Dattoli, classe 1990, cofondatore di Talent Garden (incubatore di start up) e considerato uno dei giovani imprenditori più all’avanguardia nella tecnologia.
Dattoli ha venduto a Maffioli che aveva il 14% e che salito al 20% è poi arrivato al 30% perché l’altro 10% lo ha comprato da Iginio Massari, 81enne super pasticcere, gastronomo e volto noto anche in tv mentre il 5% restante è rimasto a Maria Damiani, moglie di Massari e sua socia di minoranza anche nella Iginio Massari srl.
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Nel 2022 (ultimo bilancio disponibile) il ristorante di Maffioli ha fatturato oltre 1,6 milioni con un utile di 132mila euro. Il “Carlo Magno”, menzionato nell’ultima “Guida Michelin”, è sito in una dimora cinquecentesca sulla strada della collina tra Cellatica e Collebeato.