Economia

Med Virtual Dialogue, Descalzi (Eni): “Accelerare su decarbonizzazione”

Descalzi: “Dobbiamo capire che il mondo sta cambiando e il futuro sarà differente. La transizione energetica avrà successo solo mantenendo le infrastrutture”

Med Virtual Dialogue: Claudio Descalzi, AD di Eni e Fatih Birol, Executive Director dell’International Energy Agency affrontano il tema della transizione energetica e del futuro del settore dopo il Coronavirus

Il coronavirus ha impattato su tutti i settori, ma in quello energetico si pone nel mezzo di un’importante trasformazione già in atto: la transizione verso l’energia sostenibile.

“Durante il lockdown l’energia è stata un’ancóra di salvezza che ci ha permesso per certi aspetti di continuare a vivere: abbiamo compreso l’essenzialità di questo settore.  Ora il coronavirus ha avuto impatti economici e sociali che modificano anche gli stili di vita e il settore energetico in particolare ha subito perdite enormi” ha sottolineato Fatih Birol, Executive Director dell’ International Energy Agency, in occasione del Med Virtual Dialogue tenutosi questo pomeriggio.

L’AD di Eni, Claudio Descalzi poi spiegato: “In questa situazione difficile la prima reazione è stata quella di capire cosa stesse accadendo perché siamo stati impattati duplicemente: da una parte la riduzione della domanda e dall’altra la variazione dei costi”.

“Tuttavia non abbiamo toccato i nostri investimenti e i nostri piani nella transizione energetica. Dobbiamo sviluppare un diverso tipo di business, questo sarà il futuro. Investiamo molto sulle rinnovabili ma anche su altre attività. La transizione energetica avrà successo solo mantenendo le infrastrutture, perché non possiamo cambiare tutto. La decarbonizzazione sarà sempre più essenziale e dobbiamo accelerare la nostra trasformazione e credo che l’emergenza Covid-19 abbia enfatizzato questo problema.”

“Dobbiamo capire che il mondo sta cambiando e il futuro sarà differente. Dobbiamo pertanto essere anche efficienti nello studiare differenti modi di finanziamento e nuovi modelli regolativi”, ha ribadito l’AD.

Descalzi è tra l’altro anche project manager per lo sviluppo della Libia, della Nigeria e del Congo e sulla questione africana ha sottolineato: “In questo periodo l’Africa sta soffrendo molto. Abbiamo dovuto bloccare alcuni investimenti ma continueremo a lavorare per l’accesso all’energia in diversi Paesi. Continuiamo a fornire gas al Ghana, al Congo, all’Angola…Questo è il modo nel quale possiamo aiutare e dall’altra parte dobbiamo implementare l'utilizzo di energia sostenibile per rimpiazzare il gas.  Dobbiamo investire lì per cambiare e rendere possibile l’accesso energetico. Investiamo molto nel continente e, nonostante la situazione sia difficile, dobbiamo essere ottimisti verso il futuro e il futuro è in Africa!”

In particolare, per quanto riguarda la Libia Descalzi ha dichiarato che le attività di Eni "stanno andando bene nonostante la situazione difficile del Paese. Dopo oltre 10 anni di guerre e di tensioni la situazione è ancora particolarmente difficile. Nel paese serve l'elettricità, servono le infrastrutture". Descalzi si augurato che "si arrivi rapidamente alla pace. La popolazione libica molto forte e molto resiliente e con Eni lavorano ottimi ingegneri, persone molto competenti".

Per risolvere la situazione, aggiunge però Descalzi, "è essenziale l'aiuto dell'Ue ma anche della Turchia, della Russia e dell'Egitto".