Economia

Meta, si dimette il capo di Oculus: un segnale nefasto per Zuck. Ecco perché

L'uomo chiave del progetto metaverso, incaricato di trasformare i visori Vr nello strumento definitivo per entrare nel metaverso, dà le dimissioni

Meta, si dimette il capo di Oculus: ingranaggio principale per la realizzazione del metaverso. Affonda la galassia Facebook

Meta, oltre che valore in Borsa, perde importanti pezzi della sua dirigenza. L'ultimo ad andarsene dalla holding della galassia Facebook, proprietà del genio americano Mark Zuckerberg, è stato John Carmack

Chi è costui? Semplicemente il capo della tecnologia di Oculus, la società produttrice dei visori per realtà virtuale comprata appunto da Zuckerberg e centrale nel suo progetto del Metaverso. Essenzialmente, il capo della divisione che si occupa di fornire uno strumento per rendere concreto il concetto futuristico sul quale “Zuck” sta scommettendo tutto ciò che ha trasformato in oro negli ultimi 10 anni.

Insomma, Carmack era l’uomo incaricato di trasferire la carovana digitale di internet dal mondo sempre più problematico delle reti sociali alla “terra promessa” del Metaverso, una realtà virtuale alternativa a quella reale nella quale, trasformati in avatar, lavoreremo, studieremo, giocheremo, socializzeremo, compreremo.

Metaverso, il sogno "irrealizzabile" di Zuckerberg da 10 miliardi di dollari l'anno

E a perdere fiducia nel sogno di una realtà virtuale definitiva sono proprio i fedelissimi del fondatore di Facebook che hanno scommesso sulle sue visioni più audaci. Spaventati soprattutto dall'enormità (dieci miliardi di dollari l'anno) degli investimenti ingoiati da un progetto che richiederà (almeno) altri dieci anni per arrivare in porto. Insomma, molti finanziatori chiedono a Zuckerberg di innestare la marcia indietro. I rischi sembrano essere troppo alti. 

Meta, il 2022 un annus horribilis. E nel '23...

Ma ormai, oltre all'ostilità dei finanziatori, il patron deve fronteggiare anche quella degli utenti e del personale di Facebook MetaZuckerberg cerca di mantenere la rotta ma il suo braccio destro Andrew Bosworth ammette che il 2022 è stato un anno infernale per la società. E per il 2023 le prospettive di crisi non sono minori.