Economia
Mfe, Pier Silvio Berlusconi brilla nel 2024: utili in crescita del 27%, ricavi a 2,9 mld. E il dividendo fa boom
Ottima performance per la tv generalista guidata da Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi
Mfe chiude un 2024 brillante: utili in crescita del 27%, dividendo in aumento e rafforzamento su Prosieben
In cinque anni Mfe, ossia Mediaset, ha distribuito agli azionisti, nonostante i cosiddetti cigni neri rappresentati da Covid e guerre varie, circa 1 miliardo di dividendi. Un ottima performance per la tv generalista guidata da Pier Silvio Berlusconi che nel frattempo ha trovato anche il mercato pubblicitario invaso anche dai cosiddetti Ott come Netflix che, oltre agli abbonamenti pay, ha cominciato anche a raccogliere pubblicità. Il cda di Mfe ha approvato i conti del 2024 con ricavi saliti del 4,9% a 2,9 miliardi di euro e con utili saliti del 27,2% a 266 milioni. Un ottimo risultato che ha permesso al cda di poter proporre all'assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,27 euro ad azione in crescita dell'8%. Approvata anche la svalutazione della partecipazione in Prosieben, di cui ora il Biscione ha più del 30%, di cui Mfe è primo azionista. Come si legge nel comunicato «successivamente all’accordo tra Prosiebensat e General Atlantic (per arrivare alla vendita di una società che non fa parte del core posseduta da Prosieben, Flaconi) Mfe ha scelto di effettuare una rettifica (senza impatti cash) per 128,2 milioni di euro della partecipazione» nel gruppo tedesco.
A causa di questa rettifica di valore, quindi, il risultato di competenza di Mfe è di 137,9 milioni rispetto ai 266 milioni che si avrebbero senza la svalutazione della partecipazione. Una decisione che non impatta sulla cassa ma è da intendersi solo come una svalutazione dal puro effetto contabile. Tra i dati salienti la raccolta pubblicitaria che è positiva da inizio anno. Cresciuta nel primo trimestre, dell’1% circa rispetto allo stesso periodo del 2024 (che a sua volta aveva registrato una crescita del +5,7% rispetto al 2023). In Spagna invece nel primo trimestre, «il mercato pubblicitario ha avuto una partenza più lenta, dovuta anche alla difficile comparazione con lo stesso periodo dell'anno scorso in cui era cresciuta dell’8% sul 2023 ma comunque in graduale recupero all’interno del trimestre, pur rimanendo nel complesso ancora in territorio leggermente negativo». Complessivamente, l’intero gruppo Mfe nei primi tre mesi ha registrato una raccolta pubblicitaria «sostanzialmente in linea con quella del primo trimestre del 2024». Per i prossimi mesi però «la visibilità del mercato pubblicitario rimane al momento piuttosto scarsa, principalmente a causa dell’elevata incertezza e volatilità del contesto macroeconomico internazionale.
In tale nuovo contesto di incertezza, ad oggi, - dicono da Mfe - non vediamo nel breve termine alcun impatto negativo sulla raccolta pubblicitaria per il gruppo». Quanto a Prosieben i vertici della società, ossia il direttore finanziario Marco Giordani ha spiegato in conference call con gli analisti, di non poter commentare essendo l'operazione in corso mentre il lancio dell'Opa dovrebbe avvenire a maggio. "Abbiamo fatto l'offerta - ha detto Giordani - per guadagnare flessibilità su Prosieben". E infatti i primi acquisti di titoli sono avvenuti sul mercato dato che qualche giorno fa il valore delle azioni di Prosieben erano scese sotto al prezzo dell'Opa fissata a 5,74 euro ad azione. Ora il titolo ha riguadagnato i 6 euro e Mfe è già passata oltre il 30% grazie a quanto comprato in Borsa a Francoforte.