Economia
Mps, naufraga ancora il matrimonio con BancoBpm
Ancora una volta il presidente Massimo Tononi chiarisce perché (per ora) Monte Paschi non è un obiettivo di Piazza Meda. Ma allora perché le voci si rincorrono?
Mps, niente matrimonio con BancoBpm. Slitta al 2024
È un copione già visto e rivisto: si annuncia che la vendita di Mps è ormai “cosa fatta” (tendenzialmente a BancoBpm) e poi, dopo 72 ore di rumor che si rincorrono arriva puntuale la smentita. Tanto che qualcuno, anche guardando l’oscillazione del valore azionario, inizia a sussurrare che dietro ci siano speculatori e investitori senza scrupoli pronti a lucrare sul breve termine per portare a casa qualche interessante realizzo azionario.
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Anche questa volta non fa eccezione: nei giorni scorsi si è sparsa la voce che Monte dei Paschi era pronta a finire tra le braccia di Banco Bpm. Il quale, però, è presieduto da quel Massimo Tononi che è stato sotto la Rocca fino a poco tempo fa e che conosce assai bene pregi e difetti del più antico istituto di credito del mondo. E quanto l’attuale numero uno del cda di Piazza Meda giura e spergiura che no, non ci saranno acquisizioni da parte loro, c’è decisamente da credergli perché, più di chiunque altro, sa di che cosa parla.