Economia
Nadef,da manovra spinta al Pil dello 0,5%.Bonus 110% al 2023 e riforma catasto
Per il ministro dell'Economia Daniele Franco alla fine di quest'anno "recupereremo due terzi della crescita persa negli ultimi due anni"
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“Un quadro economico migliore del previsto: a fine 2021 centreremo una crescita del 6% invece che del 4,5%, ipotesi di solo cinque mesi fa. E l’ingrediente ambientale principale che ha favorito la ripresa dell’economia italiana è stata la vaccinazione che ha reso possibile che si potesse tornare a lavorare con tranquillità. Il vaccino è l’unico modo per proteggere noi stessi e i nostri cari”.
Mario Draghi approfitta della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato la Nota di Aggiornamento al Def (Nadef) per ribadire l’importanza della “vaccinazione che ha consentito negli ultimi sette giorni di far ridurre i contagi del 26%”. E di azionare una crescita che solo cinque mesi fa era inferiore di un punto e mezzo e che consente, ha sottolineato Draghi, di mettere il rapporto debito pubblico Pil su un sentiero di "lieve discesa. Prima conferma quantitativa che dal problema del debito pubblico si esce prima di tutto con la crescita".
Così, dopo un "primo semestre si è chiuso molto bene", il premier ha sottolineato che "nella selezione delle misure per la prossima legge di bilancio, verranno privilegiate le misure che azionano una crescita duratura ed equa" che andranno ad attaccare il grande problema tutto italiano dell'indebitamento. "Ciò - ha spiegato ancora il premier - ci impegna a un’analisi delle misure in relazione al loro contributo alla crescita. C’è fiducia negli italiani e del resto del mondo verso l’Italia".
Draghi ha rimarcato come merito di questa crescita sia anche dovuto a un "forte rimbalzo degli investimenti" che "recupera quanto perso negli ultimi due anni". Per Draghi la "sfida è rendere la crescita equa, duratura e strutturale più alta dei bassi tassi strutturali di crescita di inizio pandemia. La legge di bilancio rimarrà una legge espansiva".
Prima di passare la parola per i dettagli tecnici della Nadef al ministro dell'Economia Daniele Franco, Mario Draghi ha ribadito che il "governo ha candidato Roma a ospitare l'Expo nel 2030" e ha annunciato che la Capitale ospiterà "il giubileo nel 2025", due eventi in grado di mettere Roma su un "sentiero di crescita". Il premier ha anche fatto sapere che per l'"area Bagnoli a Napoli", l'esecutivo ha assegnato "la funzione di commissario al sindaco in modo tale da superare alcune delle criticità circa il governo del processo di bonifica, atteso dai napoletani da 30 anni". Infine, il 12 ottobre l'Italia ospiterà "un G20 straordinario sull’Afghanistan" e domani presenziarà l'evento a Milano Youth for Climate.
Il numero uno del Mef ha spiegato che il Nadef infica che "la crescita acquisita nel primo semestre era del 4,7% a cui seguirà un secondo semestre con crescita del 2% abbondante", tassi che consentiranno al Paese di "raggiungere circa un 6% finale". Un tasso che "rispetto alla flessione del 9% del Pil dello scorso anno", permetterà al Paese di "recuperarne due terzi".
A cosa è dovuta questa crescita maggiore delle stime di cinque mesi fa? Franco ha elencato le ragioni: "Andamento dell'economia internazionale, dinamica vivace delle esportazioni, sostegno fiscale del governo e quello monetario in ambito internazionale (Bce), il clima di fiducia di imprese e famiglie e il forte miglioramento del quadro generale sanitario". "Tutti questi fattori - ha aggiunto il ministro dell'Economia che ha precisato come il quadro della Nadef sia costruito senza restrizioni- interagiscono a ci stanno consegnando il quadro delle aspettative a cui stiamo assistendo".
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