Economia

Nexi apre il dossier greco Eurobank. Worldline pronta a sfidare Bortoluzzo

Dopo aver firmato l'atto di fusione con Nets e in attesa che sia ultimata l'integrazione con Sia, Nexi continua a lavorare per incrementare il proprio business. Progetti di crescita che ultimamente stanno portando sempre più spesso a guardare oltre i confini nazionali. E uno dei territori candidati a offrire buone occasioni in tal senso sembra essere la Grecia.

Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, infatti, il gruppo dei pagamenti digitali guidato dal ceo Paolo Bertoluzzo starebbe valutando un possibile deal che lo potrebbe portare ad acquisire il merchant acquiring book di Eurobank, una delle quattro più grandi banche in Grecia.

Oltre alle operazioni di pulizia del bilancio, che l'hanno portato a una riduzione dei crediti problematici nel primo trimestre a 5,8 miliardi, dai 12,9 miliardi dello stesso periodo 2020, il gruppo ellenico è alle prese con un deciso piano di riduzione dei costi che prevede anche la cessione di business, come quello in questione, che richiedono elevati e continui investimenti in tecnologia e che non sempre gli istituti di credito sono in grado di sostenere.

Il deal è alle battute iniziali, ma secondo attenti osservatori oltre Nexi è molto probabile che si affaccerà alla finestra anche l'altro colosso dei pagamenti Worldline, interessato ovviamente a estendere la propria presenza in Grecia dopo aver comprato recentemente Cardlink per 93 milioni di euro, con cui è entrato in possesso di circa 240 mila pos (il 40% delle transazioni).

Anche in termini di valutazioni sembra esservi molto riserbo, per cui non girano ancora stime ufficiali ma, a titolo esemplificativo, un accordo di cessione simile firmato da Banca del Pireo ed Euronet ha visto quest'ultima sborsare circa 300 milioni di euro, in un deal in cui contestualmente hanno siglato una collaborazione esclusiva di vendita e distribuzione da 10 anni.