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Coronavirus, fase 2: Intesa Sanpaolo, 2 miliardi alle imprese per il turismo

Barrese: "Aiutare il turismo significa sostenere la ripartenza dell’Italia dopo questa fase di emergenza COVID-19”

Coronavirus, Intesa Sanpaolo ha predisposto un pacchetto di soluzioni dedicato alle imprese italiane del turismo.

Intesa Sanpaolo, forte del suo radicamento tra le imprese italiane del turismo, ha predisposto un pacchetto di soluzioni dedicato alle aziende del settore e dell’indotto, che consenta di superare un periodo più lungo di difficoltà, di salvaguardare l’occupazione e di porre le basi per una ripresa sicuramente posticipata rispetto agli altri settori dell’economia. In particolare, è stato costituito un plafond a sostegno della liquidità e degli investimenti per un controvalore complessivo di 2 miliardi di euro e incrementata, fino a un massimo di due anni, la possibilità di sospendere le rate dei finanziamenti in essere. 

Il turismo, con tutta la sua filiera, si colloca infatti tra i settori che hanno subito i contraccolpi più immediati dell’emergenza Coronavirus, con evidenti ricadute in termini sociali ed economiche. Solo in termini di PIL, il contributo diretto del turismo in Italia è pari al 6% tuttavia, considerando la filiera complessiva, l’impatto sale al 13%, includendo le attività “connesse” come la ristorazione, gli spettacoli, le manifestazioni sportive e la convegnistica. Impatto che, evidentemente, va ad incidere in modo rilevante sul versante sociale, oltre che economico, e che riguarda in primo luogo i lavoratori del settore che nel solo comparto core degli alberghi e ristoranti sono quasi 2 milioni a fronte di circa 400.000 imprese. 

Se per le imprese manifatturiere è ipotizzabile una ripresa con la fine dell’emergenza sanitaria, per il settore del turismo le previsioni sono di durata più lunga, considerando anche le tutele previste dall’avvio della Fase 2 che prevedono l’introduzione di azioni mitigative della mobilità nazionale e la possibilità che molti grandi eventi siano riprogrammati solo al termine dell’epidemia. Ci si attende dunque, per l’attuale stagione estiva, lo sviluppo di un turismo regionale e maggiormente orientato verso le seconde case. 

In questo quadro, le aziende operanti in ambito turistico potranno accedere alle seguenti misure straordinarie loro dedicate: 

• la sospensione fino a 24 mesi delle rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in essere, per la sola quota capitale o per l’intera rata. La sospensione potrà essere richiesta in filiale, anche con processi a distanza; 

• un plafond di 2 miliardi di euro di finanziamenti a sostegno della liquidità e degli investimenti, attraverso soluzioni a medio-lungo termine, di durata fino a 72 mesi e con un preammortamento che potrà arrivare sino a 36 mesi attraverso la garanzia messa a disposizione da Fondo di Garanzia o Sace. 

L’iniziativa è parte integrante delle misure straordinarie già avviate in queste settimane da Intesa Sanpaolo a sostegno dell’economia, delle imprese e delle famiglie italiane, anche grazie alle misure varate dal Governo: 50 miliardi di euro di credito complessivo a favore del Paese per l’emergenza Covid 19

Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, dichiara: “Con migliaia di imprese e milioni di occupati, il turismo italiano rappresenta uno dei motori principali della nostra economia. Per Intesa Sanpaolo, che ha nel proprio dna il sostegno alle imprese e alle famiglie dei territori in cui opera, essere al fianco delle aziende di questo importante settore significa essere al fianco del proprio Paese, secondo quei principi di responsabilità sociale che sono parte della nostra stessa identità e operatività. Aiutare il turismo, significa sostenere la ripartenza dell’Italia dopo questa fase di emergenza”.