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Deloitte Life Sciences Global Outlook 2023 report: i 7 trend del settore
Il settore delle scienze della vita negli ultimi anni ha registrato una forte crescita, dovuta a un aumento della domanda e alla risposta alla pandemia
Le sfide per l’ambito R&D, invece, riguarderanno l’accelerazione dei programmi di trasformazione digitale, nonché i cambiamenti strategici e la riorganizzazione commerciale, elementi imprescindibili per adattarsi alle mutate condizioni di contesto. Infatti, nonostante la rilevanza dell’innovazione nella R&D, il successo dell’attuale modello, che è ad alto rischio e costo, viene ostacolato da significative sfide finanziarie. Si pensi, ad esempio, alla decrescita dei tassi interni di rendimento per le attività in fase avanzata (dal 6,8% nel 2021 all'1,2% nel 2022), all’aumentare dei costi medi di sviluppo (+298 milioni di dollari nel 2022 rispetto al 2021), e al diminuire del picco di vendite medie previsto (da 500 milioni di dollari nel 2021 a 389 milioni di dollari nel 2022).
Le aziende del settore stanno inoltre adottando soluzioni trasformative per una pianificazione proattiva degli scenari e una mitigazione dei rischi. Questo si traduce, in termini di supply chain, in catene di approvvigionamento più flessibili e processi produttivi più snelli. Infatti, secondo un sondaggio Fortune/Deloitte, l’88% dei leader del settore ritiene che i problemi legati a produzione e capacità logistica siano le principali sfide da affrontare. Resta, tuttavia, l’esigenza di far fronte alle politiche di rimborso farmaceutico e alle pressioni della concorrenza sul fronte prezzi e rimborsi, che portano le aziende del settore ad adottare tecniche di pricing dinamico.
In tal senso, però, si mira anche a una iper-targetizzazione delle popolazioni di pazienti, specie per le malattie di nicchia, in modo da garantire un accesso equo ai trattamenti. L’attenzione al paziente, inoltre, permette lo sviluppo di un ecosistema digitale incentrato sul cliente, alimentato da diagnostica decentralizzata, canali e soluzioni direct-to-consumer e raccolta di informazioni reali dai dispositivi “indossabili”. La pandemia, però, ha anche aperto la strada a nuove sfide e opportunità, come la digitalizzazione. Se da una parte questo aspetto espone le società del settore a rischi come quelli connessi alla gestione dei dati, dall’altra costituisce uno dei maggiori stimoli al perseguimento di un efficientamento digitale, guidato dall’adozione di soluzioni come Software-as-a-Service, AI, Internet of Things, automazione, Blockchain, Data lake, Wearable, AR/VR e terapie digitali.
Infine, le organizzazioni del settore delle scienze della vita guardano con estrema attenzione a tematiche critiche come la disuguaglianza sanitaria e le iniziative ambientali, sociali e di governance. Le disuguaglianze sanitarie – che nell’Unione Europea si stima costino ogni anno circa l’1,4% del PIL – mettono a dura prova la forza lavoro e la produttività, creano problemi alla catena di approvvigionamento, influenzano le decisioni di acquisto dei consumatori e costano alle aziende del settore Life Sciences una notevole perdita di produttività all’anno. Affrontare con successo tali sfide potrebbe generare ritorni positivi in termini di produttività, crescita e vantaggio competitivo.