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“Donne, giovani, Sud, cultura digitale: le parole chiave per la ripresa”
Walter Ruffinoni 

Il Pnnr è ‘il treno’ che questo Paese non può assolutamente perdere. Un’opportunità unica di ammodernare il Paese e renderlo più moderno, per colmare il gap della employability delle donne, per far ripartire anche il Sud”.

Così, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, Walter Ruffinoni, uno dei manager più esperti sui temi di nuove tecnologie ICT e digitalizzazione nel nostro paese, divulgatore appassionato e attento. È Ad di NTT Data Italia, branch italiana del colosso giapponese NTT. “I rischi di perdere questo treno ci sono sempre – continua Ruffinoni - perché le condizioni per usufruirne sono rigorose e stringenti. Ma come azienda noi ci ritroviamo perfettamente nelle direttrici indicate: donne, giovani, Sud. Sono le tre urgenze che abbiamo come sistema-paese. Oltre a questo, di fondamentale importanza è la digitalizzazione dell’Italia. Da questo punto di vista credo che la sfida più importante che segnerà il prossimo futuro sia la formazione, l’education. C’è una necessità non più rimandabile di formare le persone sulla cultura digitale. La pandemia, nella sua tragedia, ha fatto tornare al Sud migliaia di giovani. È ora di offrire loro delle opportunità e la digitalizzazione in questa chiave può davvero rappresentare un elemento di novità in senso storico. Poi, dobbiamo assolutamente fare in modo che il 50% della forza lavoro dell’Italia sia messa nelle condizioni di poter dare il proprio contributo. Parlo delle donne, dell’occupazione femminile. Questo per me, e per la nostra azienda, è assolutamente fondamentale. Anche qui a Cernobbio se ne parla come di una questione cruciale. Dobbiamo investire, dobbiamo fare molto e per quanto ci riguarda il mondo delle tecnologie rappresenta un’opportunità incredibile. Nel nostro piccolo stiamo dando grande impulso ai corsi di formazione professionale dedicati alle ragazze nelle scuole primarie per avvicinare le bambine già da piccole agli scenari di crescita legati allo sviluppo tecnologico. Infine, penso che lo ‘smart-working’ sia stata un’evoluzione da cui non si tornerà indietro. Penso che in futuro la soluzione sarà ‘ibrida’: sia in presenza che da smart-working. L’importante è non perdere l’aspetto delle relazioni interpersonali, abbiamo visto sulla nostra pelle quanto influisce nella nostra quotidianità. Per concludere vorrei aggiungere un ultimo elemento di crescita generale del nostro Paese che si affianchi appunto al ruolo delle donne, al riscatto del Sud, alla formazione digitale: la cybersicurezza. Nel nostro paese non siamo affatto messi così male come molti pensano, anzi, ma è vero che serve una maggiore coscienza da parte di tutti dei rischi che si possono correre, senza per questo farsi invaghire da suggestioni alla ‘Grande Fratello’.

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