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Eni accoglie il Presidente angolano João Lourenço al tecnopolo “Eni 2050 lab”

di Redazione Corporate

Descalzi (Eni): "Queste alleanze ci permettono di creare valore reciproco, con la prospettiva di diversificare i mix energetici e le vie di approvvigionamento"

L'incontro ha inoltre permesso di valorizzare anche l’impegno di Eni sul fronte della formazione per le nuove competenze e il supporto alle filiere: dal progetto di capacity building sull’agrobusiness dedicato al mondo delle istituzioni a Open-es, piattaforma di sviluppo sulle tematiche ESG a supporto dei fornitori, fino a Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa che ha avviato di recente specifici progetti per lo sviluppo di startup locali in Kenya e Congo.

L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: “Siamo onorati di potere ospitare oggi il Presidente dell’Angola e i Ministri del Governo angolano. Questa visita è per noi fonte di grande soddisfazione, poiché dimostra la validità del modello di alleanza che abbiamo costruito con diversi paesi in cui operiamo, e dei quali l’Angola è tra i più importanti. A fronte dell’obiettivo comune di compiere un percorso di transizione energetica equo e che non trascuri l’importanza della sicurezza degli approvvigionamenti, stiamo cooperando con i nostri partner per unire risorse, tecnologie per la transizione e disponibilità di fonti energetiche al fine di compiere insieme un percorso di sviluppo rispettoso delle peculiarità e che non lasci indietro nessuno".

"Abbiamo creato vere e proprie alleanze basate sull’equilibrio e il rispetto reciproco", ha proseguito Descalzi, "nell’ambito delle quali lasciamo alle popolazioni locali buona parte dell’energia che produciamo insieme, contribuiamo allo sviluppo socio economico locale, creiamo occupazione sui territori, favoriamo l’accesso all’energia e promuoviamo iniziative diversificate in ambiti come la salute, l’educazione, l’agricoltura, la formazione professionale e imprenditoriale. Creiamo così valore reciproco, in ragione della prospettiva di poter diversificare maggiormente i nostri mix energetici e le vie di approvvigionamento, e di creare abbondanza di energia sempre più decarbonizzata a favore della competitività e della crescita”.

Eni, con i suoi 7 Centri di ricerca in Italia, oltre 1.000 ricercatori e 8.000 brevetti è un’azienda a forte contenuto tecnologico, dove è l'innovazione a guidare tutte le progettualità del Gruppo. Questa infatti, è centrale nella strategia di Eni per affrontare la complessità delle sfide poste dalla transizione energetica, con l’obiettivo di offrire soluzioni, servizi e prodotti decarbonizzati, anche attraverso la creazione di nuovi modelli di business. Ogni nuovo risultato ottenuto dalla Ricerca Eni contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo Net Zero al 2050, con un approccio basato sul principio di neutralità tecnologica, secondo cui non esiste una unica soluzione per realizzare la transizione energetica, ma è necessario disporre di un mix tecnologico adattabile ad applicazioni ed esigenze diverse.