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Intesa Sanpaolo: €10 mld di credito per il turismo, di cui 3 per il Sud Italia
Barrese (Intesa Sanpaolo): "Il nostro obiettivo è accelerare i processi di transizione per agevolare una proposta di ospitalità più efficiente"
Intesa Sanpaolo: rinnovato l'impegno per il turismo con 10 miliardi di euro di nuovo credito, di cui 3 destinati alle aziende del Mezzogiorno
Intesa Sanpaolo presenterà domani a Taormina le nuove misure dedicate allo sviluppo dell’industria turistica, vitale per l’economia italiana e meridionale, per affiancare la crescita delle imprese del settore e cogliere le opportunità previste dal PNRR e dalle iniziative ministeriali. La prima banca italiana rinnova il proprio impegno per il turismo con 10 miliardi di euro di nuovo credito, di cui 3 miliardi destinati alle aziende del Mezzogiorno, che si aggiungono a circa 9 miliardi di liquidità già erogati al comparto dal 2020.
Questo nuovo intervento a favore delle imprese turistiche si inserisce tra le leve previste nel programma “Il tuo futuro è la nostra impresa” della Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, che destina 120 miliardi di euro fino al 2026 per gli investimenti delle aziende italiane e dedica un sostegno specifico al Turismo e all’Agribusiness, settori strategici per l’economia del Paese. Proprio il rapporto esistente tra Banca, imprese turistiche e aziende agroalimentari, con queste ultime attraverso la Direzione Agribusiness, rete commerciale loro dedicata, concorre a far emergere nuove sinergie e potenzialità tra questi settori, con filiere sempre più complementari.
Secondo le analisi di SRM su dati del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano relative allo scorso anno, in Italia i turisti enogastronomici rappresentano il 58% del totale, dato in crescita rispetto al 45% registrato nel 2019. Ricerca di qualità, esperienza distintiva e servizi aggiuntivi emergono come elementi comuni di competitività e molte imprese agroalimentari ed enogastronomiche crescono attraverso un’offerta di prodotti collegata a percorsi identitari, culturali e di territorio facilmente coniugabili alla ricettività turistica.
Il plafond di 10 miliardi di euro incentiverà nuovi investimenti in chiave Transizione 5.0, competitività sostenibile ed efficientamento energetico lungo tre assi: riqualificazione e aumento degli standard qualitativi delle strutture, sostenibilità ambientale dell’offerta e digitalizzazione del modello di servizio. Le misure messe in campo dal Gruppo saranno illustrate nella splendida cornice dei Giardini Naxos nel corso di un convegno in cui, per Intesa Sanpaolo, interverranno Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori, Gaetano Miccichè, chairman Divisione IMI Corporate & Investment Banking e chairman International Subsidiary Banks Division, e Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia, cui sarà affidata l’apertura dei lavori.
Il contributo di Massimo Deandreis, direttore generale di SRM, evidenzierà le prospettive di crescita del settore turistico. A seguire, in una tavola rotonda si confronteranno Rosario Di Maria, presidente Cantine Ermes, Nicola Fiasconaro, amministratore Fiasconaro, Costanza Giotti, presidente Gruppo Luxury Private Properties, Andrea Mangia, chief financial officer Gruppo Mangia’s, e Pasqualino Monti, amministratore delegato ENAV e presidente Autorità Portuale di Palermo.
Cultura, ambiente, mare, identità, socialità, stile di vita, accoglienza ed enogastronomia rendono la destinazione Italia quasi unica nel panorama competitivo internazionale in tema di attrazione turistica. Dall’analisi di SRM, Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, si evidenzia, non a caso, che nella classifica europea per numerosità di arrivi e presenze turistiche totali, il nostro Paese si posiziona al 4° posto con 133,6 milioni di arrivi, mentre sale al 3° posto se si considerano i giorni di presenza, ben 447,1 milioni.
Nel contesto nazionale, il Mezzogiorno esprime poco meno del 20% di arrivi e presenze. L’attrattività turistica si trasforma in una ricchezza economica rilevante per l’economia del Paese. Si stima che nel 2024 il settore turistico possa generare un valore aggiunto di circa 103,6 miliardi di euro, con un contributo al Pil del 5,9% che arriva al 10,8% se si include anche l’impatto indiretto ed indotto. Il 24% del Pil turistico nazionale è prodotto nel Sud Italia. Nello specifico, si rileva, per quest’area, un valore aggiunto turistico di 24,9 miliardi di euro, il 6,4% del Pil, che sale all’11,6% se si considera l’impatto complessivo. Pertanto, il Mezzogiorno si caratterizza per una maggiore specializzazione economica in questo settore rispetto al resto del Paese.
Significativa è anche la sua valenza sociale. In termini di occupazione, il settore turistico italiano impiega oggi quasi 1.300.000 lavoratori con circa 200.000 aziende che hanno almeno un dipendente. Al Sud si concentra il 26,4% dell’occupazione turistica nazionale (ben 340.585 addetti) ed il 31% delle imprese (60.936). Il turismo può contare su una forza lavoro sostanzialmente giovane (circa il 58,7% dei dipendenti ha meno di quarant’anni e il 36,2% meno di 30) e in prevalenza femminile (52,3%).
Intesa Sanpaolo ha intensificato il supporto alle imprese turistiche durante e dopo la pandemia, venendo in aiuto alle migliaia di aziende in estrema difficoltà dopo le chiusure forzate: garantita liquidità attraverso un’iniziativa straordinaria di moratorie estese fino a 36 mesi, accogliendo oltre 70.000 richieste di sospensione di pagamenti per un debito residuo di oltre 8,4 miliardi, di cui circa il 26% nel Mezzogiorno.
Tra le misure destinate al settore, le soluzioni di finanziamento S-Loan che prevedono un meccanismo di incentivi economici alle imprese che investono e realizzano obiettivi ESG. Intesa Sanpaolo ha inoltre aderito al fondo tematico per il turismo tramite Equiter, con risorse amministrate dalla BEI per conto del MEF e indirizzate alle imprese. Il Gruppo infine prevede soluzioni di noleggio operativo per avviare programmi di ammodernamento delle strutture, consentendo quindi di preservare l’equilibrio finanziario delle PMI.
Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Come banca di riferimento dei principali settori del Paese, rinnoviamo il nostro sostegno all’industria turistica, la cui crescita è determinante per rafforzare strutturalmente l’economia italiana. Il percorso intrapreso in questi ultimi anni dalle imprese del comparto verso sostenibilità, digitalizzazione e innalzamento degli standard qualitativi delle strutture mostra risultati incoraggianti e deve proseguire con maggior intensità e diffusione, grazie al potenziale delle filiere del mondo enogastronomico. Intesa Sanpaolo mette a disposizione 10 miliardi di euro per incentivare nuovi investimenti, accompagnare i passaggi generazionali di queste aziende, favorendone anche la crescita dimensionale. Il nostro obiettivo, in linea con le direttrici del PNRR, è accelerare i processi di transizione per agevolare una proposta di ospitalità più efficiente per i bilanci delle imprese e di maggiore salvaguardia per il turismo e per l’ambiente”.
La filiera turistica sta affrontando nuove e importanti sfide. Crisi geopolitiche, effetti climatici estremi, aumento dei costi e forte attenzione alla sostenibilità. In un contesto quindi di un “Turismo che Cambia e si Innova” quest’anno il Rapporto SRM evidenzia quanto sia rilevante puntare su un sistema d’offerta improntato su: diversificazione, delocalizzazione, destagionalizzazione, digitalizzazione e dimensione d’impresa. Le 5D che possono preservare e rafforzare la competitività turistica dei territori.