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Intesa Sanpaolo, € 50 milioni per lo sviluppo del Campus Bio-Medico di Roma
Zatta (Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo): “In questo momento il sostegno al settore della sanità, dell’università e della ricerca scientifica è cruciale”
Intesa Sanpaolo finanzia lo sviluppo didattico e sostenibile dell’Università Campus Bio-medico di Roma
Intesa Sanpaolo e Campus Bio-Medico SpA, uno degli Enti Promotori dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, hanno sottoscritto un accordo di finanziamento per un ammontare complessivo di 50 milioni di euro legato a investimenti con caratteristiche innovative di sostenibilità. Il piano di investimenti così finanziato prevede la realizzazione di nuovi spazi ed infrastrutture per la didattica universitaria, la formazione e la ricerca scientifica tutti con caratteristiche di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica.
Intesa Sanpaolo conclude così un’ulteriore operazione a valere sui 6 miliardi di euro dedicati alla circular economy previsti nel Piano d’Impresa 2018-2021, plafond che dal suo lancio ha finanziato circa 200 progetti. Il finanziamento è stato concluso dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo guidata da Mauro Micillo con il supporto del Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, società dedicata all’innovazione e alla diffusione dell’economia circolare.
“Per Intesa Sanpaolo è motivo di grande orgoglio e soddisfazione poter supportare un’eccellenza italiana come l’Università Campus Bio-Medico di Roma nei propri progetti di sviluppo - dichiara Richard Zatta, Responsabile Global Corporate della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo -. In un momento come quello attuale, segnato profondamente dagli effetti della crisi pandemica, il sostegno al settore della sanità, dell’università e della ricerca scientifica appare ancora più cruciale. Il progetto finanziato permetterà di ampliare ulteriormente gli spazi per la didattica universitaria con strutture ecosostenibili e a basso impatto ambientale”.
“Una grande crisi come quella in atto ha reso evidenti le molte fragilità del nostro sistema socio-economico ma al contempo rivela le grandi opportunità delle Università che si trovano a poter tradurre le esigenze di cambiamento verso grandi avanzamenti tecnologici, sociali, di conoscenza scientifica e di riflessione sui valori fondanti del nostro vivere civile, sull’organizzazione sociale e sull’impegno al servizio degli altri – dichiara Giuseppe Garofano, Presidente della Campus Bio-Medico SpA, Soggetto Promotore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma -. In questo contesto, i fondi di cui potremo disporre saranno investiti secondo un disegno coerente con la mission dell’Ateneo per potenziarne l’offerta formativa e di servizio secondo il paradigma della sostenibilità integrale: ambientale, economica, sociale e finanziaria che saranno l’infrastruttura culturale sulla quale perseguiremo il piano di sviluppo a lungo termine dell’Ateneo”.
L’operazione prevede una tranche di circa 30 milioni di euro finalizzata alla realizzazione di infrastrutture verdi e di mobilità e spazi innovativi dedicati alla formazione universitaria, all’apprendimento informale e alla campus life che accoglieranno gli studenti dell’Ateneo già a partire dall’Anno Accademico 2022-23. Il progetto prevede un significativo miglioramento dell’efficienza energetica sia dei nuovi spazi, sia dei vari impianti connessi che permetteranno di ottimizzare l’irraggiamento solare, regolare il rinnovo dell’aria e consentiranno, inoltre, la produzione del calore necessario per il riscaldamento evitando così la combustione di metano. Una seconda tranche da 20 milioni di euro sarà finalizzata a rifinanziare, allungando la scadenza, la rimanente parte di un precedente mutuo concesso per consentire la costruzione del complesso ospedaliero e universitario che oggi costituisce uno dei centri di eccellenza medici, scientifici ed accademici del Paese.
L’Università Campus Bio-Medico è composta dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia (con corsi di laurea in italiano e in inglese e 24 scuole di specializzazione), dalla Facoltà di Ingegneria (con il corso, tra gli altri, di Ingegneria Chimica per lo Sviluppo Sostenibile) e dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie per l’uomo e per l’ambiente (con un corso specificamente vocato alla circular economy) e accoglie oltre 2.200 studenti. I suoi laboratori di ricerca ospitano 50 Unità di ricerca, con circa 400 ricercatori. Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico è dotato di 400 posti letto, 18 sale operatorie, 70 ambulatori e un Pronto Soccorso - DEA di I livello (temporaneamente riconvertito in Covid Center con 100 posti letto dedicati) e attrezzato con tutte le più moderne dotazioni tecnologiche in ambito diagnostico e terapeutico.
Per dare impulso e sostegno alla Circular e Green Economy, Intesa Sanpaolo ha sviluppato un’offerta, ampia e diversificata, di prodotti di finanziamento e di consulenza, dedicati a tutte le tipologie di clienti, in Italia e all’estero. I progetti destinatari di finanziamenti di Intesa Sanpaolo per l’economia circolare devono soddisfare una serie di criteri che includono l’estensione della durata di vita dei prodotti, le energie rinnovabili, l’ottimizzazione delle risorse, i prodotti riciclabili e le tecnologie che abilitano e favoriscono questo modello economico. Ciò consente alla Banca di poter erogare il credito a condizioni sempre più vantaggiose per la clientela, previa verifica del raggiungimento degli obiettivi raggiunti in termini di economia circolare.