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Iren: nel I semestre 2024 EBITDA a 635 milioni e ricavi a 2,69 miliardi
Dal Fabbro (Iren): "Supportati dai risultati ottenuti nel semestre, confermiamo le indicazioni sulla guidance 2024"
Iren, pubblicati i risultati al 30 giugno 2024: in crescita del 5% l'EBITDA e del 2% l'utile netto
Iren ha pubblicato i risultati relativi al primo semestre 2024, periodo che si chiude con indicatori economici in crescita rispetto al primo semestre 2023.
Cresce del 5% il margine operativo lordo (EBITDA), pari a 635,8 milioni di euro, e del 2% l’utile netto, pari a 145 milioni di euro. Ciò è dovuto principalmente all’adeguamento dei parametri regolatori nelle attività delle reti di distribuzione e del pieno recupero del valore del portafoglio clienti, grazie all’efficace strategia commerciale.
I 369 milioni di euro di investimenti (-8%) consentono il raggiungimento di importanti traguardi industriali e di sostenibilità, come lo sviluppo delle reti e la riduzione delle perdite idriche, che si attestano a 30,4% (media nazionale superiore al 41%), l’espansione nell’economia circolare con il 72% di raccolta differenziata e il +19% di materia recuperata e la nuova capacità rinnovabile con oltre 70MW.
I ricavi consolidati al 30 giugno 2024 si attestano a 2,69 miliardi di euro in diminuzione del 16,1% rispetto ai 3,21 miliardi di euro del primo semestre 2023. I principali fattori di contrazione del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 320 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities in corso di normalizzazione dopo la crisi energetica degli ultimi anni, e per circa 48 milioni dai minori consumi ed effetti climatici
A fine giugno 2024, l’indebitamento netto di Iren è salito a 4,01 miliardi di euro, rispetto ai 3,93 miliardi di inizio anno. L'azienda ha specificato che il flusso di cassa operativo ha coperto interamente gli investimenti tecnici e finanziari effettuati nel periodo. Tuttavia, il capitale circolante netto ha registrato un aumento temporaneo a causa della crescita dei crediti da fatture da emettere nei settori regolati, nella filiera energetica e legati agli investimenti del PNRR.
Per il 2024 sono previsti circa un miliardo di euro di investimenti, destinati primariamente all’efficientamento delle reti di distribuzione, allo sviluppo della raccolta dei rifiuti e degli impianti di trattamento, allo sviluppo di capacità rinnovabile e all’acquisizione di una quota di minoranza di EGEA.
In generale, i risultati economici sono previsti in crescita rispetto a quelli del 2023 grazie al miglioramento dei parametri regolatori per le attività di distribuzione e di raccolta rifiuti, al consolidamento di Sienambiente in ambito rifiuti e al mantenimento di una solida profittabilità del portafoglio clienti congiuntamente ad una crescita della stessa per effetto della liberalizzazione del mercato.
“Una semestrale caratterizzata da indicatori economici tutti in crescita rispetto allo scorso anno. L’Ebitda +5% e l’utile netto +2% dimostrano che la strada tracciata, e confermata nel recente piano industriale, è quella corretta e consente al Gruppo una continua e solida crescita nel rispetto della sostenibilità finanziaria", dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren.
"Gli importanti risultati economici", aggiunge Dal Fabbro, "sono supportati anche da rilevanti traguardi in termini industriali, come l’avvio del nuovo impianto fotovoltaico di Tuscania da 39MW e l’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del primo impianto italiano agrivoltaico avanzato da 49MW a Rovigo, oltre al proseguimento delle attività finalizzate al closing di EGEA. Supportati dai risultati ottenuti nel semestre, confermiamo le indicazioni sulla guidance 2024".
“In questo primo semestre abbiamo effettuato quasi 650 assunzioni in parte a copertura delle sostituzioni e in parte a supporto della crescita pianificata e finalizzate allo sviluppo aziendale, continuando ad essere un importante realtà lavorativa per i nostri territori", commenta Moris Ferretti, Vicepresidente esecutivo di Iren.
Ferretti conclude: "Inoltre, il 71% degli investimenti sostenuti nel periodo sono di natura sostenibile e consentono ad Iren di procedere rapidamente verso il raggiungimento dei target di piano industriale in materia di economia circolare, con il recupero di materia per oltre 560 tonnellate di rifiuti, di transizione energetica, con la nuova capacità rinnovabile, e di tutela della risorsa idrica, con il 71% delle reti idriche distrettualizzate".