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Open Fiber: al via la partnership con TIM per dare copertura alle aree bianche

di Redazione Corporate

TIM si unisce ai circa 300 operatori partner che possono ora commercializzare i propri servizi nelle aree bianche assegnate a Open Fiber da Infratel

Open Fiber annuncia un nuovo accordo con TIM, l'obiettivo è riutilizzare delle infrastrutture di rete nelle aree bianche

Diviene finalmente operativo l'accordo tra TIM e Open Fiber per il riutilizzo delle infrastrutture di rete nelle cosiddette aree bianche, ovvero quelle zone considerate a "fallimento di mercato" dove la copertura della fibra ottica è stata realizzata con fondi pubblici. Queste aree sono state coperte dall'operatore wholesale Open Fiber, controllato per il 60% da CDP (Cassa Depositi e Prestiti) e per il 40% da Macquarie. Con questo accordo, TIM si unisce ai circa 300 operatori partner che possono ora commercializzare i propri servizi nelle aree bianche assegnate a Open Fiber da Infratel. All'appello manca solo Fastweb, che però resta partner di Open Fiber nelle aree nere, quelle economicamente più vantaggiose.

Da oggi, i cittadini possono verificare sul sito di Open Fiber la copertura della propria zona (città, via, numero civico) e scaricare l'elenco degli operatori partner che offrono servizi nella loro area, trovando anche TIM tra le opzioni disponibili. L'accordo tra TIM e Open Fiber, firmato il 13 maggio 2022, prevedeva l'acquisto da FiberCop del diritto d'uso (IRU) per un periodo di 20 anni delle infrastrutture aeree e dei collegamenti di accesso alle abitazioni, per un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro. Questo accordo consentirà di attivare su rete Open Fiber almeno 500 mila clienti con tecnologia FTTH (Fiber To The Home), rispetto ai circa 300 mila attuali.

Grazie a questo accordo, Open Fiber potrà accelerare il rollout della rete nelle aree bianche, mentre si avvicina anche la conclusione delle trattative con le banche per un finanziamento di 7,2 miliardi di euro. Questo finanziamento, suddiviso in un 55% di debito e un 45% di equity, è necessario per completare il piano di sviluppo nelle aree bianche. L'entrata in operatività di questo accordo rappresenta un passo importante per migliorare la connettività nelle aree meno servite del Paese, offrendo a un numero sempre maggiore di cittadini l'accesso a servizi internet di alta qualità e contribuendo allo sviluppo digitale dell'Italia.