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Srm, investire nell'efficienza della portualità logistica. Suez lo insegna
Deandreis: "Il blocco delle navi ai varchi del canale potrebbe ripercuotersi sui porti europei". L'Italia interessata con il 40% dei traffici import ed export
L’episodio della mega-nave portacontainer Ever Given incagliata nel Canale di Suez, che sta paralizzando temporaneamente il transito, mostra con chiarezza l’importanza strategica dell’infrastruttura, ulteriormente aumentata dopo il raddoppio ultimato nel 2015. Anche per l’Italia il traffico commerciale per Suez è di significativa importanza visto che il 40% dell’import-export marittimo transita da quel punto strategico.
“Questo incidente dimostra che il nostro Paese deve investire nell’efficienza di portualità e logistica anche per meglio fronteggiare gli effetti negativi di crisi o blocchi, anche solo temporanei, come si spera sia questo”. Ad affermarlo è Massimo Deandreis, direttore generale di Srm, centro studi legato a Intesa Sanpaolo, che rileva come la congestione per le navi bloccate ai varchi del Canale potrebbe riversarsi sui porti europei.
Deandreis fornisce anche alcuni dati: “Circa il 12% del commercio mondiale passa attraverso il Canale di Suez ed i transiti hanno mostrato una notevole resilienza agli effetti della pandemia oltrepassando il miliardo di tonnellate di merci nel 2020: 18.829 navi hanno transitato per l’infrastruttura”.
Deandreis rileva che più del 20% delle navi in transito per Suez è nuovo naviglio (ha attraversato il canale per la prima volta nel 2020), attratte dagli sconti tariffari nuovi introdotti nel periodo Covid-19. In termini finanziari, si tratta del terzo anno più ricco nella storia del Canale con un valore pari a 5,61 miliardi di dollari, in calo del 3,3% rispetto ai 5,8 miliardi del 2019”.
Per quanto riguarda l’Italia il peso di Suez è notevole: la rotta degli scambi via mareverso i paesi asiatici passa attraverso il Canale che è uno snodo fondamentale anche per il progetto cinese della Via della Seta. Nel 2020 questi sono stati pari a 82,8 miliardi di dollari, ovvero il 40,1% del commercio marittimo complessivo del nostro Paese”. Congestione: vi sono dozzine di navi ai varchi del Canale che attendono lo sblocco dei transiti. Il rischio conseguente all’incidente verificatosi nel Canale è che si possa creare una congestione nei porti europei. Massimo Deandreis, Direttore generale SRM (centro Studi di Intesa Sanpaolo), afferma che
L’episodio della mega-nave portacontainer Ever Given incagliata nel Canale di Suez, che sta paralizzando temporaneamente il transito, mostra con chiarezza l’importanza strategica dell’infrastruttura, ulteriormente aumentata dopo il raddoppio ultimato nel 2015. Anche per l’Italia il traffico commerciale per Suez è di significativa importanza visto che il 40% dell’import-export marittimo transita da quel punto strategico. Questo incidente dimostra che il nostro Paese deve investire nell’efficienza di portualità e logistica anche per meglio fronteggiare gli effetti negativi di crisi o blocchi, anche solo temporanei, come si spera sia questo.