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Terna, approvati i risultati al 30 settembre 2024: ricavi pari a €2,647.4 mln (+ 17,8%)

di Redazione Corporate

Di Foggia (Terna): "I risultati positivi di tutti i principali indicatori economici confermano la capacità dell'azienda di proseguire un deciso percorso di crescita"

Terna, al 30 settembre 2024: investimenti per 1,7 miliardi (+18,5%) a favore della transizione energetica e digitale, ricavi pari a €2,647.4 mln (+ 17,8%)

Il Consiglio di Amministrazione di Terna, presieduto da Igor De Biasio, si è riunito oggi e ha esaminato e approvato i risultati finanziari al 30 settembre 2024, presentati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Giuseppina Di Foggia. Nei primi nove mesi del 2024, nonostante le difficoltà dello scenario macroeconomico causate dalle persistenti tensioni geopolitiche in Europa e Medio Oriente, Terna ha registrato un miglioramento in tutti i principali indicatori economici e finanziari, aumentando notevolmente gli investimenti a supporto della transizione energetica e digitale del sistema elettrico italiano. Nel solo terzo trimestre, tali investimenti ammontano a 656,8 milioni di euro, portando il totale a circa 1,7 miliardi di euro (1.699,2 milioni di euro), con un incremento del 18,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La forte accelerazione negli investimenti nei primi nove mesi dell’anno, che hanno toccato il livello più alto mai raggiunto per questo periodo nella storia di Terna, contribuirà a rendere la rete elettrica più efficiente e capace di trasmettere maggiori quantità di energia rinnovabile”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, che ha aggiunto: “I positivi risultati economici confermano la capacità dell’azienda di mantenere un percorso di crescita solido, permettendoci di migliorare la guidance per il 2024 e confermare gli obiettivi del Piano Industriale 2024-2028”.

I ricavi dei primi nove mesi del 2024 sono pari a 2.647,4 milioni di euro, con un aumento di 400,3 milioni (+17,8%) rispetto allo stesso periodo del 2023, grazie soprattutto alla crescita dei ricavi dalle Attività Regolate, dovuta all’aggiornamento del WACC (Weighted Average Cost of Capital) per il 2024 e all’espansione della RAB (Regulated Asset Base). Anche le Attività Non Regolate hanno dato un contributo rilevante, sostenuto in particolare dai maggiori ricavi delle società del Gruppo Tamini e del Gruppo LT nei settori Equipment ed Energy Services. Nel solo terzo trimestre, i ricavi sono cresciuti del 17,2%, raggiungendo 893 milioni di euro, rispetto ai 761,8 milioni dello stesso periodo del 2023.

L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) per i primi nove mesi del 2024 è di 1.892,2 milioni di euro, segnando un incremento di 336 milioni (+21,6%) rispetto ai 1.556,2 milioni dello stesso periodo del 2023, trainato principalmente dalle Attività Regolate. Nel terzo trimestre, l’EBITDA ha mostrato una crescita del 18,2%, toccando i 635 milioni di euro, rispetto ai 537 milioni del 2023. L’EBIT (Risultato Operativo) ha raggiunto i 1.256,8 milioni di euro, registrando un incremento del 28,3% rispetto ai 979,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023.

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 104,9 milioni di euro, sono aumentati di 23,7 milioni rispetto agli 81,2 milioni dello stesso periodo del 2023, principalmente a causa della stipula di nuovi finanziamenti e dell’aumento dei tassi d’interesse, parzialmente compensati dai maggiori proventi sulle liquidità e da oneri finanziari capitalizzati. Il risultato ante imposte è di 1.151,9 milioni di euro, in crescita di 253,4 milioni (+28,2%) rispetto ai primi nove mesi del 2023. Le imposte ammontano a 338,7 milioni di euro, con un aumento del 29,5% (+77,1 milioni), principalmente dovuto all’incremento del risultato ante imposte. Il tax rate si attesta al 29,4%, leggermente superiore al 29,1% del 2023.

L’utile netto del Gruppo raggiunge gli 812,6 milioni di euro, in crescita del 26,6% (+170,9 milioni) rispetto ai primi nove mesi del 2023. Nel terzo trimestre, l’utile netto del Gruppo è aumentato del 16,3%, attestandosi a 267,8 milioni di euro. Al 30 settembre 2024, il patrimonio netto consolidato del Gruppo è pari a 7.484,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 6.324,4 milioni di fine 2023. L’indebitamento finanziario netto è sceso a 10.017,7 milioni di euro dai 10.494,3 milioni di fine 2023, principalmente grazie all’emissione obbligazionaria ibrida di 850 milioni di euro contabilizzata come strumento di equity.

Gli investimenti complessivi del Gruppo Terna nel periodo ammontano a 1.699,2 milioni di euro (+18,5% rispetto al 2023), inclusi i progressi nei principali progetti come il Tyrrhenian Link, l’Adriatic Link, il collegamento Sa.Co.I.3 e gli interventi per i Giochi Olimpici ‘Milano-Cortina 2026’. Continuano anche le attività di rinnovo delle linee e delle apparecchiature per la sicurezza della rete, con 336,7 milioni di euro investiti nel periodo.

Il numero di dipendenti del Gruppo è salito a 6.196, con un aumento di 269 unità rispetto alla fine del 2023, per supportare gli ambiziosi obiettivi di investimento del Piano Industriale 2024-2028. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario per il 2024 pari a 11,92 centesimi per azione, in crescita del 4% rispetto all’anno precedente, in linea con la Dividend Policy presentata a marzo. Il pagamento dell’acconto è previsto per il 20 novembre 2024, con stacco cedola il 18 novembre.

La guidance per il 2024 è stata rivista al rialzo, sostenuta dal maggiore contributo dei premi basati su obiettivi dello schema di incentivi MSD, che terminerà a fine anno e ha consentito una riduzione dei costi di dispacciamento di Terna e degli oneri per i clienti finali. Le nuove stime per il 2024 prevedono ricavi pari a 3,61 miliardi di euro, un EBITDA di 2,50 miliardi di euro e un utile per azione (EPS) di 0,52 euro.