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TIM, la rivoluzione della Smart Home. Josi: "Vivi il meglio dove vuoi"

Giulia Ghirardi

Centro Studi TIM, Smart Home: la rivoluzione del mondo domestico. Una casa intelligente, interconnessa e autogestita

TIM presenta il Primo Rapporto del suo Centro Studi sulla Smart Home: cresce nel mondo post Covid l'esigenza di ripensare la dimensione domestica in un'ottica sempre più tecnologica e sostenibile. Nel 2020 il mercato Smart raggiunge il valore di € 68 Mrd

E' stato presentato oggi il Primo Rapporto del Centro Studi TIM sulla Smart Home, la casa intelligente, quella che, secono Luca Josi, Direttore Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment TIM costituisce la "terza rivoluzione storica del vivere quotidiano, la rivoluzione della connessione".

Il Rapporto, presentato da Carlo Nardello, Chief Strategy, Business Developement & Transformation Officer TIMLuca Josi, Direttore Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment TIM e Lorenzo Foglia, Responsabile Tribe Devices TIM, ha tracciato un quadro generale sulla diffusione delle soluzioni di Smart Home in Italia, in termini di dimensione e aspettative del mercato, anche alla luce degli incentivi previsti dal Governo per una maggiore sostenibilità ambientale delle abitazioni e dell’utilizzo flessibile e multifunzionale delle case che si ha sperimentato durante il lockdown, evidenziando i principali trend dell’evoluzione prevista nei prossimi anni e gli effetti che questa diffusione potrà avere sui comportamenti sociali ed alcuni settori dell’economia nazionale. Le nuove esigenze dettate dalla crisi pandemica portata del Covid hanno infatto portato molte famiglie a riconvertire le proprie abitazioni in uffici, aule per la didattica e perfino in palestre dove poter svolgere attività fisica. La permanenza prolungata nella propria abitazione durante il lockdown, ha stimolato il ripensamento degli spazi domestici in ottica smart per migliorarne le dotazioni tecnologiche ed aumentare l’efficienza energetica.

"In questa prospettiva abbiamo ritenuto interessante analizzare il concetto di casa per gli italiani e gli effetti che la diffusione della Smart Home e della larga banda potrebbero avere nel prossimo futuro sul patrimonio immobiliare italiano, attraverso un confronto con l’esperienza di altri paesi come gli Stati Uniti, visti come anticipatori di tendenze nostrane. Altrettanto significativi sono apparsi i possibili effetti sul mercato assicurativo, per il quale la Smart Home potrebbe essere la chiave di volta per la riduzione del rischio assicurativo e la fornitura di proposte personalizzate" dichiara Lorenzo Foglia, Responsabile Tribe Devices TIM durante la presentazione.

Carlo Nardello, Chief Strategy, Business Development & Transformation Officer: "La ricerca sulla Smart Home, che abbiamo elaborato con il Centro Studi TIM, evidenzia come la disponibilità di una casa intelligente, connessa con la banda ultralarga e dotata dei moderni dispositivi di domotica, non solo rende più comoda e sicura la vita di chi vi abita ma contribuisce a migliorare l’ambiente supportando anche la transizione ecologica del Paese. Inoltre, si tratta di un mercato ad elevata potenzialità che stimiamo raddoppierà il giro d’affari in pochi anni in Italia, fino a superare il miliardo di euro entro il 2023. Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei clienti, vogliamo porre l’accento sull’Internet of Things nella convinzione che la connettività sia un abilitatore di servizi, applicazioni e tecnologie. La smart home rappresenta un banco di prova fondamentale per questo mercato e noi siamo impegnati per ricoprire un ruolo di primo piano".

Centro Studi TIM, la Smart Home

La Smart Home è un’abitazione dotata di uno o più dispositivi interconnessi per l’automazione della casa, collegati al web e comandabili da remoto, come ad esempio: Smart Speaker, altoparlanti con a bordo assistenti vocali, che hanno registrato una vertiginosa crescita negli ultimi due anni (+59% nel 2019, +11% nel 2020), Elettrodomestici Smart collegati ad internet, dispositivi di controllo e connettività locale, telecamere, sensori ed altri sistemi di sicurezza e protezione, Home Entertainment, sistemi e prodotti per il controllo dei consumi energetici domestici.

Nel mondo il mercato dello Smart Home vale circa € 68 Mrd nel 2020, per raggiungere circa € 110 Mrd nel 2023, grazie a un incremento medio annuo di circa il 17%. USA e Cina sono i principali mercati mondiali, cresciuti rispettivamente del 20% e del 40% nel corso del 2019. Nel 2020 il mercato della Smart Home in Italia ha raggiunto il valore di circa € 566 Mln, in lieve decrescita rispetto al 2019 (-6%) a causa del Covid, ma con crescita futura stimata del 26% l’anno fino a superare € 1 Mrd al 2023, in conseguenza di una nuova attenzione alla casa da parte degli italiani anche per effetto dei comportamenti post-Covid. Per il 2021 la crescita dovrebbe ripartire con l’intensità pregressa, se non ancora maggiore. 

Per il 90% degli italiani la casa è in cima alla lista delle priorità, ma quasi la metà degli italiani (48%) si dice non pienamente o solo parzialmente soddisfatto della propria casa. Le motivazioni di tale insoddisfazione sono da ricondurre ad alcuni elementi specifici, fra cui predominano le caratteristiche strutturali degli edifici, ma anche il desiderio di vivere in case più efficienti a livello energetico, con conseguente beneficio sia a livello ambientale sia economico, e più intelligenti, ovvero predisposte alla tecnologia per programmare con semplicità alcune attività.

Secondo una ricerca effettuata per Energy@Home, la Smart Home raccoglie infatti l’interesse dell’85% della popolazione. I principali driver di acquisto sono la ricerca del benessere, dell’efficienza e della sicurezza, con diverso grado di interesse secondo la fascia di reddito, la zona di residenza, il livello di istruzione e l’età.

Parlando dei probabili effetti futuri di smart home e banda larga sul mercato immobiliare. La Smart Home è percepita come fattore differenziante ed attrattivo, per cui si riducono i tempi di vendita dell’immobile. Al momento per il mercato assicurativo italiano la Smart Home è prevalentemente uno strumento di marketing: viene associata alle offerte assicurative sugli immobili come elemento di differenziazione, ma non si valorizza l’opportunità di rimodulazione del rischio in base alle informazioni raccolte dai sensori installati. Qualche esempio in questo senso viene ancora dagli USA, dove le case con sensori di umidità e monitoraggio d’acqua subiscono il 90% di danni in meno.

Secondo l’analisi del Centro Studi TIM i sistemi di Smart Home possono contribuire a ridurre in maniera significativa il consumo energetico delle famiglie italiane e quindi le emissioni di CO2: I sistemi di energy monitoring della Smart Home possono generare un risparmio fra i 3 e i 3,5 Mrd di euro annui se usati in maniera massiva. Una riduzione del 10-15% dei consumi elettrici nazionali domestici legata ai dispositivi di energy management può portare ad una riduzione complessiva di CO2 di circa 1,7- 2,5 Mt (milioni di tonnellate). Tra gli aspetti fondamentali per lo sviluppo del mercato italiano si trovano soprattutto l’affidabilità delle soluzioni di sicurezza e per la privacy, in particolare rispetto agli Smart Speaker, nonché le difficoltà legate alla compatibilità tra diverse soluzioni proprietarie. Lo sviluppo del mercato italiano della Smart Home sarà accompagnato dall’implementazione di strumenti e servizi che garantiranno alti standard di sicurezza: un italiano su due (55%) preferisce non condividere i propri dati personali anche a casa, analogamente a quanto vale per inglesi (52%), francesi (53%) e tedeschi (47%).

Per mettere insieme in modo coerente e sinergico sistemi così diversi tra loro nascono così diverse start-up che cercano di avvicinare le famiglie alla domotica, selezionando tecnologie e servizi con un approccio integrato che risponde alle specifiche esigenze abitative delle singole famiglie. Per superare questa frammentazione ed eterogeneità, un primo passo fondamentale è rappresentato dall’accordo raggiunto tra i principali attori del settore (Progetto CHIP Connected Home over IP), un’iniziativa assolutamente inedita per le grandi piattaforme di Internet: a fine 2019 Amazon, Apple e Google hanno infatti siglato un accordo per lo sviluppo di standard comuni e interoperabili poiché la Smart Home è un ambito che ad oggi resta ancora lontano da dinamiche competitive proprie del settore digitale ed improntate su “walled garden” e strategie di “winner takes it all”.

Il Covid ha lasciato un solco profondo nella nostra economia e nella nostra società ma anche una possibilità che dobbiamo cogliere per evolvere e sviluppare tecnologie che aiutino la vita alleviando le difficoltà del quotidiano. Una crisi quindi dalla quale abbiamo cercato di trarre un insegnamento. Nel mondo della sociologia dei consumi privati ci sono state due grandi rivoluzioni in passato che hanno portato a ripensare il mondo della casa: la rivoluzione dell’acqua nel XVIII secolo e poi nel XX quella degli impianti elettrici" - ha dichiarato Luca Josi, Direttore Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment TIM durante la presentazione - "Oggi stiamo evolvendo velocemente vivendo una terza gigantesca rivoluzione che sta investendo il nostro vivere quotidiano. Vivi il meglio dove vuoi, a cominciare dalla tua casa. Questo è l’obiettivo. Nel XXI secolo siamo infatti entrati nella rivoluzione della connessione, stiamo costruendo case abilitate a far parlare tra di loro gli oggetti di servizio fino ad allora attivi solamente nella loro individualità. È un nuovo tipo di casa che completa la nostra vita quotidiana ottimizzandola, una casa interconnessa, autogestita e soprattutto intelligente. Non sappiamo quale sarà il traguardo di questo percorso che oggi stiamo vivendo ma immaginiamo sarà grandioso e noi siamo pronti ad assumerci il ruolo fondamentale di medium per accompagnare i cittadini in questa rivoluzionaria trasformazione”.

Un mondo quindi, quello della Smart Home, in frenetica evoluzione. Un mondo che sta dimostrando sempre più un impellente necessità di aiutare, sostenere ed agevolare il vivere quotidiano dei cittadini, con uno sguardo rivolto verso un futuro moderno, aperto all'era digitale ed orientato ad un contatto con gli utenti sempre più diretto ed intelligente.