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TIM, Sparkle: al via il cavo sottomarino 'GreenMed' nell’Adriatico

di Redazione Corporate

Bagnasco (Sparkle): "Sparkle continua l’espansione della sua rete creando una rotta dalle caratteristiche innovative che attraversa il bacino del Mediterraneo"

TIM, Sparkle: annunciato il cavo sottomarino che collegherà l’Italia con i Balcani e i Paesi del Mediterraneo centro-orientale

Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo, lancia un progetto per la realizzazione di GreenMed, un nuovo sistema di cavi sottomarini che attraverserà il Mare Adriatico collegando l’Italia alla Croazia, al Montenegro, all'Albania, alla Grecia e alla Turchia, per poi estendersi ulteriormente nel Mediterraneo. GreenMed creerà un innovativo corridoio infrastrutturale in fibra ottica per collegare, attraverso un percorso diversificato e a bassa latenza, l’Europa centrale, i Balcani e i Paesi del Mediterraneo centro-orientale. Dalla costa adriatica italiana, il sistema si collegherà via terra al ricco hub digitale di Milano e, da lì, agli altri principali nodi europei di Internet e del cloud.

Con il progetto si intende anche sostenere il forte sviluppo del mercato digitale balcanico, con una previsione di crescita del 25% (CAGR 22-29), offrendo una rotta sicura e diversificata in aggiunta alle dorsali terrestri già esistenti. L’Italia si conferma snodo primario del Mediterraneo allargato, collegando con il sistema GreenMed anche l’isola di Creta in Grecia, diventata negli ultimi anni un rilevante gateway digitale per la regione e punto di approdo del cavo BlueMed di Sparkle che collega l’Italia con la Francia, la Grecia e vari paesi che si affacciano sul Mediterraneo fino ad arrivare ad Aqaba in Giordania.

Enrico Bagnasco, amministratore delegato di Sparkle, ha commentato: “Con GreenMed, Sparkle continua l’espansione della sua rete creando una rotta dalle caratteristiche fortemente innovative che attraversa il bacino del Mediterraneo a supporto della domanda di connettività intercontinentale e della crescente digitalizzazione dell’area balcanica”.