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UniCredit, adesione al Protocollo ABI per l’anticipo del TFR/TFS

Casini e Taricani (UniCredit): “Diamo una risposta concreta in un momento di congiuntura negativa, quando è forte la necessità di liquidità per le famiglie”

UniCredit aderisce al Protocollo ABI per l’anticipo del TFR/TFS ai dipendenti pubblici

UniCredit ha aderito oggi al Protocollo Abi per l’anticipo del TFR e del TFS per i dipendenti pubblici che cessano o sono cessati dal servizio. L’intervento si inserisce nel quadro di iniziative governative volte a colmare la disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati in merito ai tempi e ai modi di percezione del trattamento di fine servizio.

Grazie alla firma dell’accordo, gli ex dipendenti della pubblica amministrazione in quiescienza potranno usufruire in anticipo dell’importo dei Trattamenti di Fine servizio/Fine Rapporto, invece di attendere i 12/24 mesi impiegati dall'Inps a corrispondere tale importo.

I dipendenti pubblici in pensione, previa valutazione del merito creditizio, riceveranno pertanto da UniCredit, in un’unica soluzione ed entro 15 giorni dalla presa d’atto da parte dell’Ente Erogatore, un anticipo pari all'80% del Trattamenti di Fine servizio/Fine Rapporto, fino a un massimo di 45.000 euro a condizioni agevolate e senza nessuna spesa aggiuntiva. La banca si rende inoltre disponibile all’anticipo del TFS/TFR anche per importi superiori a 45mila euro.

UniCredit è il primo grande player finanziario ad aderire al Protocollo Abi – spiegano Andrea Casini e Remo Taricani, Co-CEOs Commercial Banking Italy di UniCreditche consente l’anticipazione delle somme che l’Ente Erogatore pagherà al lavoratore in seguito al pensionamento. Una possibilità che ora riguarda sia chi ha raggiunto i requisiti ordinari per la pensione anticipata o quella di vecchiaia, sia chi ha invece optato per “Quota 100”. Grazie all’adesione di UniCredit al Protocollo Abi diamo una risposta concreta in un momento di congiuntura negativa, quando è forte la necessità di liquidità per le famiglie