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Zurich a SANA 2021, con Rivoluzione Bio per il futuro delle aziende agricole

Rasa (Zurich): “I rischi a cui sono esposte le aziende del comparto biologico sono diversificati, e solo una ridotta percentuale di queste è assicurata”

Zurich Italia al Salone Internazionale del Biologico e del Naturale come sponsor di Rivoluzione Bio per sostenere le aziende agricole

Zurich prende quest’anno parte a SANA, la 33° edizione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, sponsorizzandone l’evento di punta, Rivoluzione Bio 2021.

Il Gruppo, che da sempre riserva grande attenzione al tema della sostenibilità ambientale, al punto da renderlo elemento centrale nella sua strategia di investimento, sarà presente a SANA 2021 con uno stand permanente e partecipa al programma di Rivoluzione Bio 2021 con l’intervento di Elena Rasa, Chief Underwriting Officer, al panel inaugurale di oggi.

Durante l’intervento Rasa ha approfondito i principali rischi legati alla pratica agricola biologica, che da tempo il Gruppo tiene in forte considerazione. Insieme a lei il Presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari e il Presidente di AssoBio Roberto Zanoni.

L’Italia è il primo Paese europeo per numero di aziende agricole dedite all’agricoltura biologica, con oltre 80mila operatori, e il quarto Paese UE per superficie dedicata a coltivazioni bio (15,2% del totale dei terreni agricoli, a fronte di una media UE del 7,5%)”, ha spiegato Rasa nel suo intervento. “Numeri che testimoniano l’importanza sempre maggiore di questo segmento per l’agricoltura italiana. Tuttavia, i rischi a cui sono esposte le aziende attive nel comparto biologico sono molti e diversificati, e solo una ridotta percentuale delle aziende attive in questo comparto è assicurata. La nostra partecipazione a SANA dà voce, ancora una volta, al nostro costante impegno per lo sviluppo di una cultura del rischio specifica, che tenga conto delle caratteristiche e delle peculiarità di ogni attività”.

In occasione di SANA, inoltre, Zurich Italia ha deciso di lanciare la campagna social #StopFruitShaming, che rielabora il concetto di “body positivity” trasponendolo all’universo bio, giocando con i piccoli difetti della frutta e della verdura biologiche. La campagna spiega infatti come sia anti- ecologico pretendere sempre la massima qualità estetica nella frutta e nella verdura, a scapito della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, e sensibilizza sul tema dello spreco alimentare.