Economia
"Trump? La pace con Powell non durerà. L'oro scende e il Bitcoin vola, ma la criptovaluta non è (ancora) sicura"
Il Bitcoin è tornato a salire in concomitanza con la discesa dell’oro, in scia al dietrofront di Trump su Powell e ai segnali di distensione verso la Cina. L'intervista a Saverio Berlinzani di ActivTrades

L’oro scende dai massimi storici, ma il Bitcoin non è il nuovo bene rifugio
Dopo il balzo fino a 3.500 dollari l’oncia, un nuovo record storico raggiunto martedì, l’oro ha perso smalto, scivolando stamattina a 3.300 dollari (-2,2%). A far scattare la correzione è stato un inatteso cambio di passo della Casa Bianca: Donald Trump ha fatto marcia indietro sul presidente della Fed, Jerome Powell, dichiarando di non volerlo rimuovere, dopo giorni di minacce e pressioni per un taglio dei tassi. Un segnale di distensione che ha raffreddato la corsa ai beni rifugio, con l'oro crollato a 200 dollari.
Ma non è tutto: il clima si è ammorbidito anche sul fronte Cina. Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha definito "insostenibile" la guerra commerciale, mentre Trump ha parlato di dazi "sostanzialmente più bassi" se si arriverà a un accordo. La risposta dei mercati non si è fatta attendere ed è ripartita anche la corsa del Bitcoin, tornato sopra quota 93.000 dollari (+6% in 24 ore), agganciato sempre più ai movimenti del metallo giallo. Affaritaliani.it ha sentito l’analista di ActivTrades, Saverio Berlinzani.
Powell adesso è "al sicuro"? Quanto è credibile questo ripensamento di Trump?
Fino ad ora Trump ha alternato bastone e carota nelle dichiarazioni. Pertanto non ci meraviglieremmo di ascoltare nuovamente critiche verso l’operato del Governatore della Fed prossimamente. Il mercato rimane in bilico tra risk on e risk off e può cambiare tendenza più volte a seconda delle dichiarazioni del Presidente Usa.
L’oro ha guadagnato oltre il 30% da inizio anno. È ancora un segnale di fiducia o è diventato lo specchio dell’incertezza globale?
L’oro è un asset rifugio e come tale i guadagni li ha avuti in questo periodo di grande incertezza, guadagnando il 30%, ma forse è arrivato su eccessi e la discesa di 200 dollari che rappresenta il 6% di ribasso, dimostra che gli eccessi possono essere corretti.
Cosa sta alimentando il rally del Bitcoin oggi? Possiamo davvero considerare la criptovaluta una valida alternativa all’oro, o siamo ancora in un territorio troppo volatile per parlare di “bene rifugio”?
Il bitcoin si è mosso al rialzo dall’Agosto 2024, quando fece i 50 mila fino a oltre 100 mila, in ragione della scarsità dell’offerta (numero limitato di vendite) rispetto alla domanda, ma non è salito in qualità di asset rifugio perché tale non è. Anzi è un asset di investimento tipico delle fasi di risk on e come dimostra il calo a cui abbiamo assistito nel 2025 (da 109 mila a 75 mila), in concomitanza con un oro che saliva. Pertanto la crypto in questione non si può, almeno per il momento, considerare un bene rifugio.