Economia

Osservatorio AIM Italia: migliora l’efficienza del mercato negli ultimi 5 anni

Giulia Ghirardi

Lambiase, IR Top Consulting: Come emerge dall’Osservatorio AIM, il 77% delle società segna una crescita dei ricavi, il 73% ha chiuso il bilancio in utile (+50%)

IR Top Consulting, Advisor finanziario per la quotazione su AIM, ha presentato oggi i risultati e i trend dell’OSSERVATORIO AIM® elaborato dall’Ufficio Studi interno

L’evento online ha visto, nel primo panel discussion relativo alla “quotazione su AIM e la finanza alternativa per la crescita delle PMI”, il coinvolgimento di Giulio Centemero, Capogruppo della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Anna Lambiase, Amministratore Delegato IR TOP Consulting, Anna Gervasoni per AIFI, Luca Tavano per Borsa Italiana, Paolo Maggini per CONSOB (a titolo personale), Antonella Massari per AIPB, Danielle Allen per DIT (Department of International Trade Italy).

La conferenza digitale è stata aperta dalla parole dell'On. Giulio Centemero, Capogruppo della Commissione Finanze della Camera dei Deputati: “La pandemia ha influito profondamante su tutto il mercato, eppure, in questa difficile sistuazione abbiamo visto che il mercato AIM è stato molto resiliente. Si è in oltre creata una coscienza comune all’interno delle forze politiche che ha portato a fare squadra anche tra associazioni di categoria.  Abbiamo convocato un’indagine conoscitiva sui mercati alternativi per la crescita. I dati da cui partiamo registrano negli Stati Uniti un ricorso delle imprese al finanziamento bancario per il 40% e per il 60% ai mercati. In Italia siamo registriamo invece un 80% bancario e un 20% mercati. Da qui la necessità a stimolare questi ultimi anche grazie all'intervento della Borsa Italiana nel dare grande importanza alle Pmi per cercare di svincolarci dal finanziamento bancario in un Paese che è banco centrico come l’Italia”.

L'Osservatorio AIM è basato su una piattaforma che riunisce esperti del mercato dei capitali e istituzioni in una rete di scambio dinamico. L'Osservatorio AIM si propone come “think-tank” che raccoglie, analizza ed elabora informazioni fondamentali per affiancare i soggetti e le autorità impegnate nello sviluppo del mercato dei capitali. In una fase in cui il tema della finanza alternativa e delle misure governative a favore delle PMI è sempre più rilevante per la competitività del Paese, dal 2014 l’OSSERVATORIO AIM® fornisce una visione d’insieme dell’operatività delle aziende AIM con approfondimenti sulle dinamiche settoriali della raccolta e dei dati economico-finanziari, sulle IPO e sulle principali operazioni di M&A e traccia i trend evolutivi del mercato. 

Interviene poi Anna Lambiase, fondatore e CEO di IR Top Consulting con la presentazione dell'Osservatorio AIM 2020: “Come emerge dalle analisi svolte dall’Osservatorio AIM, il 77% delle società segna nel 2019 una crescita in termini di ricavi, l’85% ha un EBITDA positivo e il 73% ha chiuso il bilancio in utile, registrando un incremento del +50% in termini di risorse impiegate dalla data di quotazione, grazie ad una raccolta da IPO complessiva in oltre 10 anni pari a 3,9 miliardi di Euro. Il nostro database AIM proprietario permette di tracciare l’evoluzione del mercato individuando 5 principali trend nell’ultimo quinquennio: aumento delle quotazioni del settore tecnologia; consolidamento dell’attività di M&A con una percentuale di società al 53%; incremento della presenza di investitori istituzionali nel capitale delle società AIM; crescita della quota delle società con almeno 2 coperture da parte di analisti finanziari; miglioramento della governance specie sulla “board diversity”; maggiore l’attenzione delle società ai temi ESG. L’incremento negli ultimi 5 anni del numero degli investitori istituzionali (da 80 nel 2015 a 109 nel 2020) rappresenta un segnale di fiducia verso il mondo delle PMI italiane quotate: i primi tre investitori su AIM per valore di investimento sono Banca Mediolanum (69 milioni di euro investiti), Azimut Holding (61 milioni di euro investiti) e Julius Bär Gruppe (49 milioni di euro investiti). La quotazione e il capitale di rischio rappresentano la vera alternativa al debito per patrimonializzare le PMI italiane che esprimono il 92% delle aziende nazionali secondo la fonte OCSE ancora poco rappresentate sul listino. L'esperienza positiva di AIM e degli imprenditori delle società quotate dovrebbe far riflettere le aziende private nel valutare questo canale di finanza alternativa per la crescita. AIM Italia, per sua natura slegato da logiche di perdita di controllo aziendale o dalla possibile ingerenza nella governance da parte degli investitori istituzionali, rappresenta una modalità nuova ed efficace per crescere e migliorare tutti i ratio finanziari permettendo di accedere, più rafforzati, a svariate forme di nuova finanza. AIM Italia è una positiva esperienza nazionale di “SME Growth Market” che facilita l'accesso delle PMI al mercato dei capitali e si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dall’ESMA a sostegno dello sviluppo economico e finanziario dell’UE. La misura del Credito di Imposta sui costi di quotazione (Decreto Attuativo del 19 giugno 2018) ha fornito una spinta per le quotazioni del triennio sul mercato AIM con 38 nuove quotazioni da gennaio 2019. Rivolgiamo il nostro appello al Governo e al MISE proponendo l’estensione del credito d’imposta sui costi di IPO per il prossimo triennio 2021-2023”. 

Anna Gervasoni , AIFI, tra i partecipanti alla prima tavola rotonda commenta così l'Osservatorio AIM 2020: “Un report molto interessante, in particolare per quanto riguarda il primo concetto che viene trattato focalizzato su quelle aziende che scelgono AIM, aziende che entrano nell’ottica del private equity, aziende che aprono il proprio capitale assumendo una governance che consenta di avere degli azionisti fuori dal perimetro imprenditoriale familiare. Fattori indispensabili per una crescita e solidificazione soprattutto in questo periodo di pandemia, un periodo di grandi trasformazioni. Questa difficile situazione ha infatti insegnato alle imprese la necessità di dover cambiare i propri modelli di gestione e di cambiare i prori piani. C'è stato un impatto culturale, un impatto di cambiamento e revisione. Centrale oggi diventa quindi la tematica della ricapitalizzazione per un riequilibrio della struttura finanziaria soprattutto con capitali privati. Credo quindi che sia possibile, con un dialogo a 360°, rifondare il sistema più ricapitalizzato con una governance più corretta. Il parlamento così come il governo ha fatto la sua parte, ora è necessario che siano gli imprenditori a comprendere la necessità di dover fare un salto di qualità culturale. C’è tanto da fare, bisogna trovare una sinergia generale per lavorare in un’ottica costruttiva e non divisiva”.

Luca Tavano, Borsa Italiana: “Venivamo da un 2019 di numeri record e ci aspettavamo quanto meno di replicare questi risultati. Con l’arrivo però della pandemia si è bloccato tutto. Sono stati mesi molto difficili. L’impressione iniziale,  poi smentita, è stata quella che il mercato primario sarebbe rimasto completamente fermo. Abbiamo infatti avuto tre operazioni e prima della metà di agosto dovremmo vederne altre due. Siamo moderatamente positivi, non si raggiungeranno i risultati dell’anno scorso ma è importante che le società ricomincino a guardare alla quotazione con interesse. Tra le recenti innovazioni c’è l’introduzione del segmento professionale dedicato alle Pmi e alle start up che vogliono compiere un accesso graduale sul mercato. Abbiamo in oltre implementato dei presidi in termini di governance e trasparenza. In particolare con due figure: un'Amministratore indipendente del CDA e un Investor Relation Menager interno che sia un riferimento costante e garantisca un rapporto sano e corretto con gli investitori”.

Alla seconda tavola rotonda, che ha visto CEO e società a confronto, sono intervenuti Luca Mori per Algebris Investment, Andrea Buragina per Mediolanum Gestione Fondi, Paolo Rizzo per Anthilia Capital Partners, Gianfranco Bellin per GIBUS, Sergio Muratori Casali per Doxee, Giacomo Andreoli per Confinvest

I key findings che vengono discussi a questa seconda tavola di discussione riguardano: trend di raccolta di capitali e IPO, flottante, performance di mercato, financials 2019, liquidità, M&A, investitori istituzionali nel capitale e prassi di governance. La quotazione su AIM e la finanza alternativa per la crescita delle PMI. 

Andrea Buragina, Mediolanum Gestione Fondi: “Centrale è il tema dell’accesso al mercato strettamente legato al tema della liquidità. Si è parlato della figura di un investitore intermedio tra il retail e il professionale. Il tema dell’accesso al mercato abbia un retail ben educato, cosciente. E quindi fondamentale, in questo senso, il tema dell’educazione finanziaria. Favorire un maggior accesso al retail favorisce implicitamente la liquidità e favorisce anche la crescita del mercato. Per quanto riguarda il tema dei PIR alternativi costituiscono un’iniziativa che contribuisce a favorire un maggior accesso al mercato per le società, oltre al mondo delle start up. Credo che sia fondamentale che sia la finanza ad adeguarsi al tessuto industriale italiano costituito da Pmi e ritengo necessaria una valorizzazione del mondo delle start up. C’è quindi da convogliare un po' di risparmio in questa direzione per favorire la crescita di start up, Pmi e quindi favorire la crescita del Paese Italia soprattutto in un periodo di importante cambiamento questi strumenti stanno conducendo nella giusta direzione”.

I trend di AIM Italia nel quinquennio 2015-2020

Cresce tra il 2015 e il 2020 l’efficienza del mercato espressa secondo le principali variabili di misurazione: governance, liquidità, coverage e trasparenza. In particolare: - migliorano i principali parametri «standard» di Corporate Governance: il 98% delle società AIM presenta almeno un componente indipendente nel board (91% nel 2015), il 61% presenta almeno una quota rosa nel CDA (42% nel 2015), l’83% presenta il voto di lista per la nomina del CDA (59% nel 2015), il 70% delle società AIM Presenta almeno un comitato endoconsiliare (40% nel 2015).  - sale nel periodo di riferimento 2015-2020 il controvalore medio giornaliero (+79%), passando da 47 mila euro nel 2015 a 79 mila euro del 2020; aumentano i giorni con scambi: +15% nel 2020 rispetto al 2015; - sale al 74% la quota delle società AIM con copertura analisti (48% nel 2015), dato che beneficia inoltre dell’impatto positivo della revisione della normativa che ha stabilito l’obbligatorietà della ricerca (equity research) per gli emittenti quotati successivamente al 3 gennaio 2018. - migliora la trasparenza con maggior focus sulle tematiche dello sviluppo del business, M&A e Informativa periodica aggiuntiva. Nel 2020 la percentuale dei comunicati stampa diffusi sulle attività aziendali e sviluppo del business sale al 46% (35% nel 2015), segue la disclosure sulle informazioni relative alle operazioni straordinarie (22% nel 2020 rispetto al 21% del 2015) e l’informativa periodica aggiuntiva (11% nel 2020 rispetto al 10% del 2015). Aumenta inoltre la raccolta da parte delle società (da 53% nel 2015 all’86% nel 2019) e diminuisce quella “indiretta” delle SPAC (da 47% nel 2015 a 14% nel 2020). 

Osservatorio AIM 2020: LANCIO DEL SEGMENTO AIM PROFESSIONAL

A partire dal 20 luglio è entrata in vigore la modifica del Regolamento AIM Italia che ha introdotto il segmento “AIM Professional”, esclusivamente ideato e riservato agli investitori professionali per rispondere alle esigenze di quotazione di un più ampio numero di imprese. Il segmento è rivolto, in particolar modo, a società che preferiscono accedere con gradualità al mercato, dotandosi progressivamente delle strutture necessarie. È un segmento che è a disposizione anche di start-up e scale-up che hanno attivato la commercializzazione di prodotti/servizi da meno di un anno e/o devono ancora avviare fondamentali funzioni/processi strategici previsti dal modello di business, a società che desiderano aumentare la visibilità con gli investitori prima di procedere all’offerta (‘just listing’). 
 
Alle società ammesse nel Segmento Professionale si applicano regole specifiche in tema di flottante minimo. È necessaria l’esistenza di un flottante minimo per almeno il 10% del capitale. Tale condizione si presume realizzata quando le azioni sono ripartite presso almeno cinque investitori che non devono essere parti correlate, né dipendenti della società o del gruppo ma possono non avere natura istituzionale o professionale. Qualora il flottante sia inferiore al 10% del capitale ma comunque superiore alla soglia minima del 2% del capitale o il numero minimo di investitori non sia assicurato oppure gli investitori siano parti correlate o dipendenti della società o del gruppo, Borsa Italiana contestualmente all’ammissione dell’emittente AIM Italia alle negoziazioni dispone la sospensione delle stesse fino a quando il requisito del flottante nei termini previsti per il Segmento Professionale venga pienamente rispettato. Trascorsi due anni senza che tale requisito venga soddisfatto, Borsa Italiana dispone la revoca dalle negoziazioni.  Cambiano e sono semplificate anche le modalità di negoziazione: non è richiesta la presenza di un operatore specialista ed il lotto minimo di negoziazione è di 5.000 euro.  

Osservatorio AIM 2020: AIPB ENTRA NEL COMITATO SCIENTIFICO Osservatorio AIM®

IR Top Consulting annuncia l’ingresso di AIPB nel team di esperti del Comitato Scientifico dell’OSSERVATORIO AIM®, in particolare della dott.ssa Antonella Massari, Segretario Generale e membro del Consiglio di Amministrazione AIPB e della dott.ssa Simona Maggi, relazioni esterne AIPB.  
 
Nato nel 2019 e costituito da esperti in aree complementari sul mercato dei capitali, il Comitato Scientifico dell’OSSERVATORIO AIM®, si propone come “think tank ECM per SME” con l'obiettivo di condividere proposte, discutere linee strategiche e piani d’azione per promuovere lo sviluppo e l'efficienza di AIM Italia a supporto della crescita delle PMI italiane. 
 
AIPB Associazione Italiana Private Banking – riunisce dal 2004 i principali operatori nazionali e internazionali del Private Banking, Università, Centri di ricerca, Società di servizi, Associazioni di settore, Studi legali e professionali. Un network interdisciplinare che condivide le proprie competenze distintive per la creazione, lo sviluppo e l’allargamento della cultura del Private Banking e si rivolge a famiglie e individui con patrimoni significativi ed esigenze complesse di investimento. 

Compongono attualmente il Comitato Scientifico dell’OSSERVATORIO AIM®:  Anna Lambiase, IR TOP Consulting, Barbara Lunghi - Borsa Italiana, Luca Tavano - Borsa Italiana, Giulio Centemero - Capogruppo della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Paolo Maggini, Donato Damiani - CONSOB (*) a titolo personale, Francesco Carpano – Ufficio Studi Azione, Francesca Brunori – Confindustria, Paola Castiglioni - ODCEC Busto Arsizio, Marcello Bianchi – ASSONIME, Gianluigi Gugliotta, Segretario Generale di ASSOSIM, Antonella Massari, Simona Maggi - AIPB.