Economia

Pellicioli, le 3 vite da manager. In pensione l'uomo che sussurrava ai salotti

di Andrea Deugeni

Con l'approvazione del bilancio, a giugno 2022, della holding De Agostini si ritirerà il Ceo Lorenzo Pellicioli, uno dei protagonisti della finanza tricolore

Dal 2005, la "terza vita" da manager nell'impero De Agostini

A Novara, dove arriva dopo oltre 25 anni di versatile carriera da giornalista, pubblicitario, manager, passando per quotidiani, periodici, tv, sviluppo commerciale e internet, prosegue prima la diversificazione del gruppo editoriale, iniziata qualche anno prima da Marco Drago (presidente di De Agostini Spa ed esponente di uno dei quattro rami famigliari che nel '97 lo investono in B&D Holding della guida degli affari) con Seat, Toro Assicurazioni (acquistata dalla Fiat e piazzata poi alle Generali) e Lottomatica.

Avvia Dea Capital per investire negli investimenti alternativi e nell’asset management, in Italia e all'estero. E poi l’internazionalizzazione di tutto il gruppo, tanto a vedere l'Italia da fuori è abituato ormai da parecchi anni.

Sono gli anni dei blitz nel Vecchio Continente nel mercato dei media con Antena 3 in Atresmedia, quotata alla borsa di Madrid e Zodiak che confluisce poi in Banijay Group nella produzione e distribuzione di contenuti. E poi, ancora, nel gaming con Lottomatica, controllata che nel 2006 mette le mani al di là dell'Atlantico prima su GTech e poi sulle slot machine di Igt, creando un colosso mondiale dei giochi in grado di capitalizzare a Wall Street oltre 6 miliardi di dollari.

Marco Drago, il "pezzo grosso del business" con cui si è "più sentito in sintonia"

Con Marco Drago, uno dei businessman con cui Pellicioli "si è sentito più in sintonia" durante la propria carriera, il top manager bergamasco è ancora una volta il playmaker dello schema che moltiplica, questa volta, la rendita generata dal core-business editoriale e da un'azzeccata diversificazione: attualmente è ancora Ceo, fino all'approvazione del prossimo bilancio, di De Agostini Spa, è presidente di Igt e di Dea Capital. A giugno del prossimo anno lascerà le redini dell'impero finanziario piemontese, dove la quarta generazione dei Boroli-Drago si è già affacciata alla guida.

Chi trova un Pellicioli trova un tesoro”, commentava qualche anno fa un profondo conoscitore della storia del capitalismo tricolore degli ultimi 50 anni. Chissà se a Novara le nuove generazioni un altro tesoro l’hanno già trovato. Il tempo stringe, giugno 2022 è dietro l'angolo. Dedicando più tempo alle sue amate vigne, Pellicioli rimarrà nelle retrovie a suggerire strategie e piani, ma le leve del comando operativo spetteranno ai giovani top-manager.  

@andreadeugeni