Economia
Pensioni aumento minime, Quota 41, Opzione Donna e... Cosa cambia col governo Meloni
Pensioni: aumento degli assegni, Quota 102 e Quota 41, ma anche Ape Sociale e... Le novità per i pensionati con il governo Meloni Cdx
Pensioni, cosa cambia: dall'aumento delle minime a Quota 41
Le pensioni sono già un tema caldo. Il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni non si è ancora insediato e già è partita la corsa contro il tempo per scongiurare il ritorno allo scalone Fornero (che porterebbe da 64 a 67 anni per andare in pensione). Il 31 dicembre infatti scadranno misure come quota 102 (pensione con 64 anni di età e 38 di contributi), Opzione Donna e Ape Sociale. Cosa accadrà? Verranno rinnovate per un altro anno in attesa di mettere a punto una riforma pensioni di ampio respiro? La risposta arriverà solo nelle prossime settimane. Intanto vediamo alcuni scenari.
Pensioni aumento delle minime e sociali, Opzione Donna, l'agenda Meloni
Fratelli d'Italia ritiene che le pensioni minime e sociali così come le pensioni di invalidità vadano adeguate e «non potranno essere inferiori ad altre forme di assistenza sociale esistenti», si legge nel programma di Giorgia Meloni. E sul turnover nel mondo del lavoro, l'agenda Meloni parla di «solidarietà intergenerazionale» e caldeggia agevolazioni fiscali per pensionati e over 65 che si prendono cura di parenti sotto i 36 anni, dall'istruzione alla sanità fino allo sport. FdI vuole poi fermare l'adeguamento automatico dell'età pensionabile rispetto all'aspettativa di vita e rinnovare "Opzione donna" (lavoratrici del pubblico e del privato in pensione anticipata, a 58 o 59 anni di età e 35 di contributi, ma con un assegno calcolato sul sistema contributivo).
Pensioni minime a 1000 euro: la battaglia di Forza Italia
Forza Italia e Silvio Berlusconi non hanno dubbi: le pensioni minime a 1000 euro. In primis per madri e nonne, con 13 mensilità di assegni previste. E così pure le pensioni di invalidità. In campagna elettorale è stato detto in modo chiaro. Una proposta, va detto, che secondo l'Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica peserebbe ben 31 miliardi di euro sui conti pubblici.
Pensioni quota 41: Salvini e la Lega ci credono
Matteo Salvini e la Lega sono in prima fila da sempre sul fronte della riforma pensioni (ai tempi del governo con il M5S venne introdotta quota 100 grazie al Carroccio). Quota 41 (in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica) è uno dei punti più caldi. Ma ci sono anche altre situazioni. Per le donne si pensa al calcolo di un’annualità figurativa e l'anticipo della pensione per ogni figlio avuto. E l'abbassamento dell'età pensionabile da 67 a 63 anni con almeno 20 anni di contributi. Per i giovani la Lega pensa a un riconoscimento di una pensione minima di 1000 euro - qualora si tratti di carriere interamente nel regime contributivo - con l'inclusione nell'arco previdenziale di periodi di inattività lavorativa o di formazione personale.