Economia
Pensioni, Opzione donna verso la modifica: governo in cerca di coperture
Non c'è pace per la misura pensata per far uscire in anticipo le donne dal lavoro: che cosa potrebbe cambiare
In primis, continua a far discutere la clausola che lega l’uscita anticipata dal lavoro al numero dei figli: il governo sembra intenzionato a tornare sui suoi passi e trovare una soluzione comune. L’ultima versione di Opzione donna, presentata dal governo- come detto qui sopra- ha limitato la possibilità di andare in pensione anticipata solo a una platea ristretta di donne lavoratrici, quali caregiver, invalide almeno al 75% e licenziate o dipendenti di aziende in crisi. Ma non solo requisiti specifici. Il governo ha posto anche dei limiti anagrafici: l'età è stata fissata a 60 anni con una clausola: può scendere di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due. Una scelta che secondo alcuni risulta discriminatoria, finalizzata a penalizzare le donne senza figli. L'ultima ipotesi prevede quindi, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, di cancellare questo ultimo passaggio. Per modificare la norma, però, in senso più ampio servirebbero adeguate coperture economiche.