Economia

Petrolio-Gas, Usa bannano l'mport da Mosca. Spettro recessione nell'Ue

Accordo al Congresso americano per vietare le importazioni di gas-petrolio dalla Russia. Con i prezzi alle stelle e stop forniture spettro recessione in Europa

La Bce stima che un calo del 10% nella fornitura di gas in Europa potrebbe sottrarre 0,7 punti percentuali dal Pil. "Così, semplicisticamente, l'eliminazione della fornitura di gas russo (35% del totale) sottrarrebbe circa il 3% del Pil annuale se sostenuto (o 1,5% circa se durasse due trimestri). Insieme ai prezzi del petrolio e del gas nettamente più alti, questo sarebbe quasi certamente sufficiente a generare due trimestri di crescita negativa (cioè una recessione tecnica)", puntualizzano da Credit Suisse.

Detto questo, proseguono gli analisti, l'Europa applicherebbe misure di mitigazione (forti bilanci aziendali e familiari e allentamento della politica fiscale) e "potrebbe anche diminuire la sua dipendenza dal gas russo gas russo passando, per esempio, dal gas al petrolio/carbone nei piani energetici esistenti, ritardando l'abbandono del nucleare e conservando l'energia in commerciale. L'Ue potrebbe sostituire fino al 40% circa delle sue forniture di gas dalla Russia attraverso queste misure".

Comunque sia "ci sono alcuni Paesi che sembrano essere piu' vulnerabili a potenziali interruzioni delle forniture piu' di altri. L'Europa orientale e la Germania importano una percentuale particolarmente alta del loro petrolio e gas dalla Russia".

Nel complesso, concludono da Credit Suisse, "non possiamo escludere il rischio di una recessione tecnica, ma possiamo essere in grado di dire qualcosa sulla probabile forma della ripresa nel caso in cui avvenga. Come per la pandemia, pensiamo che i Governi intervengano per proteggere i redditi delle famiglie, l'occupazione e la liquidità aziendale per prevenire una flessione prolungata (ed è possibile che il Patto di Stabilità e Crescita rimanga sospeso nel 2023 per dare ai Governi lo spazio per farlo). Questo dovrebbe significare che la flessione potrebbe essere abbastanza breve (assumendo una non escalation del conflitto militare oltre i confini dell'Ucraina). Al di là del breve termine, crediamo anche che il conflitto possa avere significative conseguenze per la politica dell'Ue a lungo termine e che l'Ue possa emergere dalla pandemia con un'infrastruttura politica complessivamente più forte. Ci aspetteremmo una maggiore coesione (per esempio la difesa comune), regole fiscali più flessibili e una politica fiscale piu' espansiva (con maggiori spese per la difesa e l'energia energia in particolare). Questo, a sua volta, riduce ulteriormente il rischio di una persistente crescita debole oltre il breve termine".

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