Pil +0,4% nel secondo trimestre 2016. Migliore delle previsioni del governo
La crescita dell'Italia accelera nuovamente. Secondo i dati diffusi dall'Istat il Pil italiano nel secondo trimestre 2017 è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% rispetto al secondo trimestre 2016. Un incremento in linea con le rilevazioni di Fmi e Banca d'Italia e altri istituti che avevano già evidenziato un rafforzamento della ripresa italiana.
E se la crescita tendenziale, quella cioè anno su anno, segna l'incremento massimo dal 2011 la variazione acquisita - cioè il tasso annuale che si registrerebbe alla fine dell'anno in caso di crescita nulla nei prossimi due trimestri - avanza all'1,2%, già oltre l'1,1% fissato come dato complessivo per il 2017 nel Documento di Economia e Finanza. Ipotizzando invece, spiegano dall'Istat, un tasso di crescita nel terzo e nel quarto trimestre analogo a quello dei primi due periodi la crescita raggiungerebbe l'1,5%. In altre parole fino ad oggi i dati mostrano una ripresa più forte delle previsioni del governo, un miglioramento che - se confermato - potrebbe aprire nuovi spazi di bilancio in vista della prossima manovra autunnale.
I dati comunicati oggi rappresentano come sempre una stima preliminare. Dall'Isituto arrivano solo indicazioni di massima su quali componenti hanno determinato l'incremento registrato nel trimestre, evidenziando che la variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’industria e dei servizi e di una diminuzione nel settore dell’agricoltura. Dal lato della domanda, si registra un apporto positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un limitato contributo negativo della componente estera netta.
Nello stesso periodo il pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,1% negli Stati Uniti, dell'1,8% in Francia e dell'1,7% nel Regno Unito. La variazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2%.
I dati comunicati oggi sono corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati e rappresentano una stima preliminare. Il secondo trimestre del 2017, informa l'istituto di statistica, ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al secondo trimestre del 2016.