Economia
Pil, Messina ottimista sulla crescita: "Accelera nel secondo semestre"
In arrivo giovedì la stima preliminare dell'Istat sulla crescita del Pil nel quarto trimestre che potrebbe certificare la recessione
Mentre governo e mercato attendono giovedì la stima preliminare (il 5 marzo il dato definitivo da trasmette ad Eurostat) dell'Istat sulla crescita del quarto trimestre del 2018 che potrebbe certificare l'ingresso dell'Italia in recessione tecnica (-0,1% il dato del terzo trimestre) e i principali centri studi internazionali rivedono al ribasso le stime sull'aumento del Pil nel 2019, il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, amministratore delegato della prima banca italiana, fra i più grandi istituti in Europa, è ottimista sulla crescita del nostro Paese nella seconda parte dell'anno. Semestre che registrerà un'"accelerazione" sulla spinta della domanda interna.
Il ministro dell'Economia Giovanni Tria
"Oggi siamo in una fase di rallentamento mondiale dovuto alla competizione che si è creata tra Usa e Cina, che ha avuto un impatto significativo sulla Germania, che è il principale mercato di sbocco delle nostre esportazioni. Questo ha creato inevitabilmente un rallentamento della nostra crescita", ha spiegato Messina a margine di un convegno organizzato per presentare le iniziative dell'istituto nel sociale.
"Credo però che nel corso dei prossimi mesi sarà inevitabile che venga creato un accordo tra Usa e Cina e quindi nella seconda parte del 2019 potrebbe esserci un'accelerazione della crescita", ha aggiunto il banchiere.
"Ci sono poi delle componenti che riguardano le aziende che sono più legate alla domanda interna che hanno avuto un rallentamento probabilmente per l'impatto derivante dalla crescita dello spread e alcuni altri elementi di attenzione da parte delle famiglie - ha aggiunto Messina - ma credo che la manovra che è stata disegnata dal Governo certamente porterà diverse risorse nelle disponibilità delle famiglie".
"Queste saranno investite nei consumi - ha proseguito il numero uno di Intesa-Sanpaolo - e quindi anche sul fronte della domanda interna ci potrà essere un'accelerazione della crescita". "Poi quanto potrà essere" di preciso la crescita del Pil nel 2019 "io non sono in grado di dirlo", ha concluso.
Il range delle cifre è compreso fra l'ottimistico +1% del governo Conte e le previsioni più basse di Oxford Economics (-0,3%). In attesa di capire cosa farà l'Ocse, in mezzo ci sono le stime già tagliate di Bankitalia che, più severa del previsto, ha messo in calendario per quest’anno una crescita da 0,6% (come quella del Fmi), quattro decimali sotto i calcoli governativi di fine anno e il +0,7% dell'agenzia di rating Standard&Poor’s.