Economia
Pnrr, conseguiti tutti i 39 obiettivi in scadenza nel primo trimestre 2024. Ma la spesa resta ancora troppo bassa
La relazione semestrale della Corte dei Conti
Pnrr, Corte dei Conti: conseguiti gli obiettivi
La Corte dei conti nella Relazione semestrale con cui si riferisce al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr fa sapere che risultano tutti conseguiti i 39 obiettivi europei in scadenza al primo semestre 2024, raggiungendo così un tasso di avanzamento del 43% nel percorso complessivo (+6 punti rispetto al semestre precedente). Parimenti elevati, sottolinea la Corte dei Conti, i risultati con riguardo agli step procedurali nazionali con finalità di monitoraggio interno (tasso di raggiungimento all’88%).
Significativi gli avanzamenti segnati da alcuni degli obiettivi conseguiti: in riduzione di circa il 10% i tempi intercorrenti tra aggiudicazione ed esecuzione dell'opera nel caso dei contratti pubblici (dal tempo medio di 273,3 giorni per i contratti aggiudicati nel 2019 e conclusi entro giugno 2021, a 246,6 giorni per i contratti aggiudicati nel periodo 1.7.2021/30.6.2022 e conclusi entro fine 2023); ridotto a giugno scorso di oltre il 90% l’arretrato giudiziario presso i Tar e il Consiglio di Stato rispetto al 31 dicembre 2019. Segnali concreti, questi, dell’impatto di riforme e investimenti del Pnrr sull’efficienza del sistema italiano, fa notare l'organo.
Ancora, nel secondo semestre 2024 prosegue il percorso di conseguimento di ulteriori 67 obiettivi, in linea con la programmazione: sulla base delle rilevazioni di metà ottobre, 11 obiettivi risultavano già raggiunti, mentre per la quasi integralità di quelli ancora in corso le Amministrazioni titolari hanno escluso la presenza di ostacoli al relativo conseguimento nei termini.
Pnrr: Corte Conti, al 30 settembre spesa supera 57,7 miliardi
Se il conseguimento degli obiettivi europei previsti nel percorso attuativo del Pnrr risulta in linea con le scadenze concordate, l’avanzamento finanziario, come già messo in luce in occasione di precedenti relazioni, continua a evidenziare scostamenti rispetto al cronoprogramma. Al 30 settembre 2024, il livello della spesa ha superato i 57,7 miliardi, il 30% delle risorse del Piano e circa il 66% di quelle che erano programmate entro il 2024. L’incremento registrato nel corso dei primi 9 mesi del 2024 è di 12,6 miliardi, il 30% di quanto previsto per l’anno nel cronoprogramma finanziario e circa il 60% delle stime più contenute del DPB di ottobre 2024.
Pnrr: Corte Conti, 1/3 progetti in ritardo su politiche casa
All’edilizia residenziale pubblica e a quella sociale, volte a incidere sul problema della tensione e del disagio abitativo, sono destinate nel Pnrr risorse rientranti prevalentemente nel Piano innovativo per la qualità dell’abitare, il cosiddetto PINQuA (2,8 miliardi), ai quali si aggiunge, in parte, la dotazione del Piano nazionale complementare per la misura Sicuro, verde e sociale (2 miliardi). Tali misure, che puntano soprattutto alla riqualificazione e alla manutenzione, più che a un incremento dello stock mediante nuove costruzioni, evidenziano difficoltà realizzative nel caso di molti progetti, fa notare la Corte dei Conti. Quelli rientranti nel PINQuA, che rappresenta la misura più strettamente connessa alla questione abitativa, per oltre un terzo presentano ritardi rispetto alla relativa programmazione temporale.
Inoltre, circa l’80% di questi ritardi si concentra nelle fasi precedenti l’avvio dei lavori.
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