Economia
Poste, 10mila assunzioni nel piano 2018-2022. E utile su a 1,2 miliardi

Poste, nel piano 2018-2022 previste 10mila assunzioni. E Del Fante promette utili in crescita a 1,2 mld
Il piano industriale 2018-2022 di Poste Italiane prevede di raggiungere un utile netto di 1,2 miliardi di euro a fine periodo, con un tasso di crescita medio annuo del 13%. Nel 2022 il gruppo guidato dall'amministratore delegato Matteo Del Fante stima di ottenere 11,2 miliardi di euro, in crescita dell'1% ogni anno, mentre il risultato operativo si attestera' a 1,8 miliardi nel 2022 (+10% medio annuo)
La posizione finanziaria netta del gruppo e' prevista in aumento dagli 800 milioni di euro nel 2017 a 1,7 miliardi nel 2022.
Poste: +5% cedola fino a 2020, payout a 60% minimo da 2021
La politica dei dividendi di Poste Italiane contemplata nel piano industriale quinquennale denominato 'Deliver 2022' si basa sul livello 2017 di 0,42 euro per azione, con un aumento del 5% l'anno fino al 2020, con un payout minimo del 60% dal 2021 in poi.
Poste: 3mila dipendenti in meno l'anno e 10mila assunzioni al 2022
Il Piano industriale prevede che a fine periodo il personale del gruppo si attestera' a 123 mila effettivi, a fronte dei 138 mila di fine 2017, con una riduzione media annua di 3 mila unita' nel quinquennio, contro una riduzione media annua nel 2015-2017 di 2.800 dipendenti. Nel periodo 2018-2022, inoltre, e' prevista l'assunzione di circa 10 mila figure professionali qualificate, tra cui 5 mila esperti in ambito finanziario e assicurativo. Per quanto riguarda invece la ridistribuzione e formazione del personale, 4.500 dei dipendenti in servizio saranno riassegnati a un ruolo commerciale di front-line, mentre sara' pari a 20 milioni il monte ore di formazione previsto nel periodo 2018-2022. Quale principale datore di lavoro in Italia - si legge in una nota della socuieta' - Poste Italiane "e' caratterizzata da una favorevole piramide dell'eta' della popolazione aziendale: i suoi dipendenti hanno un'eta' media di 50 anni e mediamente vanno in pensione a 60 anni. Oltre la meta' dell'organico di Poste Italiane attuale andra' in pensione nei prossimi dieci anni, permettendo cosi' l'assunzione di nuove figure professionali qualificate e di giovani talenti". Con le nuove assunzioni e con la ridistribuzione dei dipendenti in servizio, Poste Italiane "potra' potenziare la propria forza competitiva, sostenendola anche con iniziative ad hoc al fine di incrementare le competenze tecniche e gestionali in tutta l'organizzazione. Poste Italiane investira' in figure professionali di talento presenti e future, mediante un'ampia gamma di programmi di sviluppo, introducendo il lavoro intelligente e lanciando un'ampia varieta' di programmi di gestione delle prestazioni e di incentivazione".
Poste: 2,8 mld investimenti per digitalizzazione e automazione
(Il gruppo stima inoltre di effettuare investimenti industriali pari a 2,8 miliardi di euro nel quinquennio a sostegno della digitalizzazione, dell'automazione e della riorganizzazione del modello di servizio. La posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si legge in una nota della societa' - e' prevista in aumento a 1,7 miliardi di euro nel 2022 da 0,8 miliardi di euro nel 2017. I settori oggetto dei principali investimenti - specifica la nota della societa' - saranno l'infrastruttura di Information technology (61% del totale, il 23% sara' effettuato sull'immobiliare e il 16% per l'automazione), una moderna tecnologia di distribuzione e Uffici Postali digitalmente integrati: l'Information technology continuera' a rappresentare la componente piu' rilevante degli investimenti, data la trasformazione digitale del gruppo. Un incremento degli investimenti per l'automazione relativo al comparto Corrispondenza e Pacchi sara' la chiave per aumentare l'efficienza e consentire l'attuazione del nuovo modello di recapito congiunto per corrispondenza e pacchi".
Poste: Del Fante, piano al 2022 prudente e con rischi limitati
Il piano industriale 2018-2022 di Poste Italiane "si basa su ipotesi prudenti con un rischio di esecuzione limitato". E' quanto ha garantito l'amministratore delegato del gruppo, Matteo del Fante, nella nota con la quale sono stati diffusi i dettagli del business plan 2018-2022. "I ricavi" - ha sottolineato - "aumenteranno in maniera costante per tutta la durata del piano, ma il vero impatto si vedra' sull'EBIT e sull'utile netto, rispettivamente con un incremento del CAGR pari al 10% e al 13% e, ad un aumento dell'EBIT di 0,7 miliardi di euro. Questo grazie ai miglioramenti dei ricavi e dell'operativita' e soprattutto con il contributo di tutti i nostri segmenti di business. I dividendi aumenteranno durante il periodo di operativita' del piano, in linea con l'aumento della redditivita' del Gruppo. I graduali progressi che ciascuno dei nostri segmenti realizzera', determineranno il grande salto in avanti che fara' Poste Italiane". Deliver 2022, ha concluso l'Ad, "ci consentira' di valorizzare appieno le caratteristiche uniche della nostra rete, e di confermare la nostra posizione di societa' di distribuzione piu' sicura ed affidabile d'Italia. Ci stiamo trasformando per rispondere al meglio ai bisogni e ai comportamenti sempre nuovi dei nostri 34 milioni di clienti. Il segmento Corrispondenza e Pacchi e' il fulcro della nostra attivita', e a questo proposito stiamo gia' vedendo i risultati positivi delle azioni intraprese, in particolare dell'introduzione di un modello operativo di recapito innovativo, il Joint Delivery Model, concordato di recente con i sindacati. Inoltre, siamo leader in Italia per le piattaforme digitali dei servizi finanziari ed assicurativi, che sono una fonte di ulteriori opportunita' di marketing e di potenziamento dei ricavi. I nostri dipendenti sono la chiave del nostro successo e siamo orgogliosi di essere il principale datore di lavoro in Italia. Nel corso del periodo di esecuzione del piano Deliver 2022 assumeremo circa 10.000 professionisti qualificati e formeremo il personale in servizio per dotarlo delle competenze, degli strumenti e degli incentivi necessari per completare il nostro processo di trasformazione".