Economia

Poste Italiane: i risultati del primo trimestre e dei primi nove mesi del 2019

Per la prima volta, il Gruppo guidato dall’AD Del Fante ha approvato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2019, pari a 0,154 euro per azione, corrispondente ad un terzo della somma prevista per il 2019 dal piano (pari a 0,463 euro).

L’andamento dei conti ha beneficiato del traino offerto da assicurazioni e pagamenti digitali, mentre i servizi finanziari sono rimasti sostanzialmente stabili e il comparto corrispondenza e pacchi sconta gli oneri della ristrutturazione in atto. Nel complesso, la diversificazione delle attività permette ancora una volta al Gruppo di raggiungere gli obiettivi fissati dal piano.

L’utile netto di Gruppo nel terzo trimestre è rimasto stabile a 320 ml (-0,4% rispetto allo stesso trimestre 2018), mentre nei primi nove mesi hanno raggiunto quota 1.083 ml (+2,6% rispetto allo stesso periodo 2018). Il consensus dei 12 broker che hanno fornito una stima sull’utile trimestrale ha registrato un valore medio di 298 milioni (min 283/max 312).

I ricavi nel trimestre sono stati pari a 2.568 ml (+ 1,8% rispetto allo stesso trimestre 2018) e nei nove mesi sono stati pari a 8.089 ml (+ 1,7% rispetto allo steso periodo del 2018). L’EBIT trimestrale segna +0,8% a 459 milioni, con una crescita del 2,1% a 1540 milioni nei nove mesi.

I Servizi Assicurativi hanno ottenuto nel trimestre ricavi pari a € 423 milioni (+16,5% rispetto al terzo trimestre del 2018) mentre il comparto Pagamenti, Mobile e Digitale ha registrato ricavi pari a € 171 milioni (+10,6% rispetto al terzo trimestre del 2018). Nel comparto Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione continua il processo di trasformazione industriale in corso: il Joint Delivery Model è stato implementato nel 95% dei centri di recapito previsti a Piano  e i ricavi scendono del 3,5% a 800 milioni di euro. Stabili i ricavi dei servizi finanziari a 1173 milioni di euro (-0,1%).

L’indice di Solvibilità (Solvency II) del Gruppo PosteVita è pari a 295% a settembre 2019 (a giugno 2019 era pari a 242%), al di sopra delle previsioni nell’arco di piano.