Economia
Poste pronta a entrare nel private banking: Del Fante vuole la clientela "top"
Il mercato seguirà con attenzione questa presentazione, considerando anche la nuova tranche di privatizzazione di Poste Italiane annunciata dal governo
Poste pronta a entrare nel private banking: Del Fante vuole la clientela "top"
Le Poste Italiane sono pronte ad esplorare le proprie capacità anche nel settore del private banking, ossia dei servizi offerti ai clienti di alto livello, dotati di ricchezze significative. Sebbene gli uffici postali siano tradizionalmente il punto di riferimento per il risparmiatore medio italiano, compresi i pensionati, è evidente che tra i clienti di Poste Italiane, che gestisce un totale di 562 miliardi di attività finanziarie, ci sono anche individui con patrimoni consistenti. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante è ora interessato a offrire servizi sempre più personalizzati a questa categoria di clienti.
LEGGI ANCHE: Poste Italiane, portalettere più sicuri
Poste ha già investito notevolmente per potenziare la rete dei propri consulenti finanziari, in grado di proporre fondi d'investimento su misura, polizze vita e servizi postali vari. Attualmente la rete è composta da 8.250 persone, ma potrebbe presto includere una struttura dedicata ai clienti privati, con un progetto pilota già avviato. Il gruppo sta anche lavorando alla definizione di un nuovo piano industriale che sarà presentato il 20 marzo, con un focus sull'e-commerce e sui servizi di spedizione, chiedendo maggiore flessibilità agli impiegati. Non è escluso che ci possano essere novità anche per i clienti con patrimoni consistenti, con il debutto definitivo di Poste Italiane nel settore del private banking.
LEGGI ANCHE: Dalla privatizzazione di Ferrovie fino a 90 mld quotando la holding
Il mercato seguirà con attenzione questa presentazione, considerando anche la nuova tranche di privatizzazione di Poste Italiane annunciata dal governo. Il Tesoro potrebbe decidere di vendere la sua quota del 29,26%, incassando circa 3,9 miliardi, e lasciando il 35% a Cassa Depositi e Prestiti. L'ingresso di Poste nel private banking potrebbe dare nuovo slancio al gruppo e essere strategico per l'industria nazionale. Il servizio Poste Premium, avviato nel 2019, è entrato a far parte dell'associazione Aipb, presieduta da Andrea Ragaini (Banca Generali). La presenza capillare di Poste in tutto il territorio nazionale può favorire la diffusione del private banking, che al momento è concentrato principalmente nel Nord Italia.
Secondo stime Aipb-Prometeia, il potenziale delle famiglie con patrimonio investibile superiore a 500 mila euro, non ancora servite da operatori private, vale 400 miliardi. Poste, con i suoi uffici diffusi in quasi tutti i Comuni italiani, potrebbe essere fondamentale per risolvere questa disparità geografica nella copertura dei servizi finanziari.