Economia
Priolo, avanti con Goi Energy. L’azienda cipriota: “Nessun legame con i russi”
La trattativa per lo stabilimento Isab, un tempo parte della galassia Lukoil, prosegue in esclusiva fino al 31 marzo
Isab di Priolo: Lukoil out, Goi In
Goi Energy, gruppo industriale cipriota con una lunga esperienza nel settore energetico, ha annunciato lo scorso gennaio l’acquisizione della raffineria Isab di Priolo. Il polo di Siracusa copre il 20% del fabbisogno annuale dell'Italia e, proprio per questo motivo, non è difficile comprendere l’interesse di Giorgia Meloni sull’esito della trattativa.
Estromesso il colosso russo Lukoil dopo l’embargo del petrolio di Mosca e le sanzioni imposte dall’Unione Europea, l’offerta di Goi Energy ha più di tutte convinto il Governo italiano e le amministrazioni locali. Nell’operazione è coinvolta anche Trafigura, il secondo più grande trader di petrolio al mondo. Dopo aver cessato ogni rapporto con Mosca con la vendita lo scorso luglio delle quote di Vostok Oil a Nord Axis Limited, il colosso commerciale è in grado di garantire la continuità produttiva dell’impianto con flussi di petrolio ininterrotti e un approvvigionamento compatibile con le direttive europee.
I primi passi istituzionali sono già stati compiuti. I vertici di Goi Energy e l’amministratore delegato Michael Bobrov sono stati ricevuti nelle scorse settimane dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. “Ho incontrato gli acquirenti e sono stati molto prudenti nel senso che l’acquisto si perfezionerà quando avranno fatto la due diligence e ottenuto le volture. Mi sembrano persone affidabili”, ha commentato lo stesso Schifani dopo la visita a Palermo della delegazione del Gruppo guidata da Bobrov.