Economia

Puglia, calano i turisti. Nazaro: "Caro-prezzi? No, colpa della speculazione"

di Lorenzo Goj

Il vice presidente della sezione turismo di Confindustria Lecce nonché imprenditore spiega che cosa sta facendo scappare i turisti dalla Puglia

“Recentemente, proprio l’assessore Lopane aveva parlato di località pugliesi che vendono le frise a 20 euro l’una. Il punto è questo: se sopra la frisa ci sono specialità nostrane come il gambero viola, la stracciatella e il tonno, allora è giusto che costi 20 euro, ma anche 30”, dice Nazaro. “Il problema sorge quando a costare così tanto è una frisa secca con sopra solo del pomodoro: ebbene, questa è vera speculazione. E va fermata”, tuona l’imprenditore.

“Ed è proprio questo che voglio fare con la ‘mia’ Cabina di regia: combattere a tutti i costi la speculazione. Infatti, si sta spargendo sempre di più il problema della non diversificazione”, spiega. “Il turismo pugliese, per funzionare, ha bisogno di offrire i propri servizi (ovviamente con un giusto prezzo) a tre categorie principali: i giovani, le famiglie e i ricchi. In questo momento, manca totalmente un’offerta adeguata proprio per le famiglie”, conclude infine il il vice presidente della sezione turismo di Confindustria Lecce.