Economia
Rai, la Meloni prepara il ribaltone: ma Gianni Letta ha in serbo una sorpresa
Gianni Letta vuole tornare a far sentire la sua voce e punta, per il futuro, su Simona Agnes come presidente. Ecco perché è un “cavallo di Troia”
Rai, la Meloni inizia a pensare al post-Fuortes
Il Festival di Sanremo con Sergio Mattarella in platea durante la prima serata non ha fatto cambiare idea a Giorgia Meloni: i vertici della Rai vanno cambiati. Non c’entrano le polemiche intorno al bacio e agli ammiccamenti di Fedez e Rosa Chemical; né le polemiche sollevate nei giorni dell’Ariston. No, la premier vuole un cambio di passo nell’informazione. E deciderà il da farsi dopo aver chiuso la partita delle nomine, che sta entrando ora nel vivo e che si chiuderà – salvo sorprese – il prossimo 31 marzo. Dovrebbe essere al sicuro, dunque, anche la presentazione del nuovo piano industriale della Rai, che dovrebbe vedere la luce entro la fine di febbraio. Un documento “prudente”, senza grandi scossoni, come riferiscono fonti accreditate ad Affaritaliani.it
Giorgia Meloni ha dunque deciso di rimuovere Carlo Fuortes e sostituirlo con un amministratore delegato che conosca bene l’azienda. Chi? Tutte le piste convergono verso Giampaolo Rossi, uomo stimato non soltanto da Fratelli d’Italia, ma anche dal resto del centrodestra. Insieme a lui, in un rinnovo dei vertici che deve per forza di cose riguardare anche la presidenza, si cercherà dunque un uomo (o una donna) di grande levatura giornalistica e culturale, simbolo della tv italiana che possa rappresentare un elemento di garanzia per il futuro del servizio pubblico.
Presto per fare nomi, ma certo un identikit così preciso riduce la rosa dei papabili a pochi nomi. Qualcuno addirittura auspica che possa sedersi su quella poltrona un Bruno Vespa particolarmente attivo ultimamente, come testimoniato dalla vicenda Zelensky a Sanremo. Di certo Giorgia Meloni non vuole una coppia “litigiosa”- come avvenuto quando lei era semplice spettatrice esterna tra Fabrizio Salini e Marcello Foa, i precedenti vertici della Rai – e sceglierà quindi un AD e presidente che possano avere un rapporto proficuo e collaborativo fin da subito.